“Lotta all’antisemitismo, l’Italia segua l’esempio tedesco”
Nelle scorse ore è entrato in carica ufficialmente in Germania l’inviato speciale contro l’antisemitismo Felix Klein. Una nomina decisa dal governo tedesco per dare una risposta al problema del riemergere dell’antisemitismo nel Paese. La volontà di Berlino è quella di intervenire in maniera centralizzata e coordinata al livello federale rispetto alla questione, da qui la nomina dell’ambasciatore Klein. Il nuovo inviato speciale ha già dato un primo quadro della situazione tedesca: il 90% degli attacchi antisemiti registrati dalla polizia nel 2017, ha spiegato Klein, sono stati compiuti da estremisti della destra neonazista. D’altro canto, ha proseguito, in molti casi le vittime preferiscono non denunciare per cui è necessario approfondire la situazione e fare in modo di tutelare tutti i cittadini.
A complimentarsi con la decisione di Berlino di dotarsi di una figura specifica per il contrasto all’antisemitismo, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. “La nomina da parte del Governo tedesco dell’Ambasciatore Felix Klein a inviato speciale per la lotta contro l’antisemitismo è un segnale importante per tutta l’Europa. L’attenzione di Berlino nei confronti della minaccia antisemita, che oggi sta pericolosamente rialzando la testa, ci ricorda la necessità che istituzioni e governi agiscano concretamente contro chi sparge odio e pregiudizio. – le parole di Di Segni che poi si è rivolta all’Italia – Per questo, nell’augurare buon lavoro all’ambasciatore Klein, ribadisco l’invito al parlamento italiano e tutti i paesi Osce a voler condividere e recepire l’intera definizione dell’Ihra (International Holocoust Remembrance Alliance) di antisemitismo – poi incorporata nella risoluzione del parlamento europeo – e alle autorità preposte a nominare un inviato speciale che si occupi del contrasto all’odio antisemita”.