Gerusalemme, emozione rosa
La lunga attesa è finita. In una Gerusalemme carica di positività e calore è stato il ciclista toscano Fabio Sabatini, il primo della starting list, a dare il via alla 101esima edizione della corsa rosa. Sua infatti la prima bicicletta ad affrontare il frizzante percorso della cronometro d’esordio, poco meno di dieci chilometri con molti saliscendi e cambi di ritmo con partenza e arrivo nei pressi della Città Vecchia. Una gran folla assiepata ai lati del percorso in questa emozionante festa di sport.
“Vogliamo indurvi a dire, quando lascerete questa terra, che Israele è un Paese sicuro, che vi siete sentiti sicuri e che noi garantiamo la massima sicurezza di tutti. Il Giro per Israele è un evento di fondamentale importanza” ha detto nelle scorse ore Daniel Benaim, responsabile dell’organizzazione della Grande Partenza del Giro in Israele, rivolgendosi alla stampa italiana e internazionale. Copertura mediatica senza precedenti per la corsa, per le tre tappe che da Gerusalemme portano a Eilat.
“Siamo molto emozionati per questa gara. E in particolare ci felicitiamo che siano venuti ciclisti da tutto il mondo, incluso quello arabo. Questo è un messaggio molto importante per Gerusalemme, la nostra città, città della pace” ha detto il Primo ministro Benjamin Netanyahu, visitando prima della partenza gli atleti della Israel Cycling Academy.
(Nelle immagini, dall’alto in basso, un momento delle prove della cronometro; il collega Adam Smulevich durante un collegamento con la Rai davanti all’arrivo; la Presidente UCEI Noemi Di Segni insieme a Gioia Bartali, nipote di Gino cui è dedicata questa edizione del Giro, durante la presentazione delle squadre in Piazza Safra).
(4 maggio 2018)