Maggio 1945, la fine dell’incubo
“Ricordiamo il contributo ebraico”
L’8 e il 9 maggio sono le date in cui le vincitrici del secondo conflitto mondiale festeggiano la fine delle ostilità. Un appuntamento che, nel mondo ebraico, è celebrato con una serie di iniziative che si tengono in Israele e in molte realtà della Diaspora.
A Roma, nella data ebraica dell’anniversario, l’appuntamento è stato dato nel Tempio di via Balbo per un momento di raccoglimento e preghiera che si è svolto alla presenza della ministra della Difesa Roberta Pinotti e di diversi rappresentanti delle forze dell’ordine e autorità militari.
Un luogo che non è casuale, ha spiegato la presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello nel suo intervento di apertura. La sinagoga, in quei mesi, fu infatti il punto di riferimento della Brigata Ebraica e ancora oggi ne mantiene viva la Memoria. Un tema che è stato al centro di alcune testimonianze e di un contributo video.
“Il senso di questa cerimonia – ha spiegato il rabbino capo rav Riccardo Di Segni, che ha officiato la preghiera – sta in almeno tre buoni motivi. Il primo è che non possiamo dimenticare l’enorme contributo delle nazioni in guerra contro il nazifascismo. Il secondo è che in questi eserciti ci sono stati almeno un milione di ebrei che hanno combattuto. Il terzo è nel ruolo che ci è stato sottratto in questi ultimi anni in occasione del 25 aprile”.
(11 maggio 2018)