…auguri

Ieri sera, nel tentativo di provare a dare un senso a ciò che sta avvenendo qui, ho ripreso in mano la Lettera sul fanatismo di Shaftesbury (Chiarelettere), un testo del 1708, laddove l’autore indica nel rifiuto del buon umore tanto l’espressione dell’assenza di pietà tra i propri sentimenti, quanto la produzione di due elementi che esprimono una visione illiberale e sollecitano una dimensione totalitaria (diremmo in gergo contemporaneo) della politica: da una parte l’assunzione di uno sguardo complottista sulla realtà; dall’altra l’idea che solo divenendo guardiano irreprensibile del vero, espellendo l’ironia dal sentimento, si possa garantire la supremazia del vero. Ridere, usare l’ironia, è equivalente alla blasfemia. Il che significa che qualsiasi esperienza collettiva che a-priori espelle l’ironia è destinata a divenire dittatura.

Auguri a tutti noi.

David Bidussa, storico sociale delle idee