“Israele, l’ultimo stato europeo”
“Israele è piccolo come dimensioni, ma grande. E la sua grandezza sta nei valori che questo Stato rappresenta”.
Valori quali “democrazia, il suo essere Stato di diritto, con una economia capitalista e in cui si tutelano libertà sessuale, di espressione e di parola”, cui il giornalista Giulio Meotti ha dedicato il suo saggio di recente pubblicazione “Israele. L’ultimo Stato europeo” (ed. Rubbettino).
“Perché un piccolo paese assediato nelle sedi internazionali e sui campi di battaglia è tra i più felici del mondo? Il segreto di Israele – sostiene l’autore – risiede in un modello culturale opposto a quello oggi in voga in un Occidente dominato dal relativismo, dal pacifismo e dal politicamente corretto”.
Temi su cui si è confrontato ieri sera nel corso di una serata svoltasi al Centro Studi Americani di Roma, moderata da Barbara Pontecorvo, e con interventi di Stefano Parisi, Emanuele Fiano e dell’ambasciatore israeliano Ofer Sachs.
Ad essere approfondita anche la stretta cronaca delle ultime settimane, con i fatti di Gaza al centro e con un racconto mediatico che, a detta di Meotti, è stato caratterizzato in diversi casi da vere e proprie menzogne anti-israeliane.
Del libro si discuterà anche lunedì prossimo nel corso di una serata organizzata presso il centro comunitario di via Balbo con interventi della presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello, oltre che di Giorgio Mulè, Emilio Carelli e Franco Di Mare.
(22 maggio 2018)