Qui Roma – La mostra
Una bicicletta per la Memoria
In sella a una bici, poco più che ventenne, girava per le strade di Bologna occupata dai nazifascisti e nei teatri e nei cinema cittadini affiggeva manifesti per incitare alla lotta contro il regime.
Da allora le due ruote non l’hanno più abbandonata. Anche il giorno del matrimonio, sposa e sposo insieme, e con loro gli amici più cari. Alcuni filmati Rai dell’epoca immortalano la coppia, Eva e Alberto, mentre pedala allegra davanti al Campidoglio.
“La bicicletta di Eva”, la mostra inaugurata ieri alla Casina dei Vallati e dedicata alla grande pittrice Eva Fischer, scomparsa nel 2015, è un appuntamento da non perdere in queste giornate che ci avvicinano alla conclusione dell’edizione 101 del Giro d’Italia. Un’edizione, come noto, speciale sul piano dell’impegno, della Memoria, dello sport inteso come testimonianza di valori.
Un filone in cui si inserisce questa mostra, accolta dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma, che ha aderito a un input dell’Archivio Baumann e Fischer diretto dal figlio Alan David, con patrocinio di UCEI e Comunità ebraica romana. Quindici litografie, esposte fino al 3 giugno sulle pareti della Casina, che raccontano il rapporto speciale dell’artista, insigne esponente della Scuola romana del dopoguerra, con questo mezzo.
Un rapporto sviscerato ieri nei ricordi personali del figlio e del fratello Roberto, di dieci anni più giovane, che ha tracciato un emozionante itinerario familiare.
Grande l’orgoglio del padrone di casa, il presidente della Fondazione Mario Venezia. “Una mostra – le sue parole – che è stata fortemente voluta”.
(23 maggio 2018)