Di casa in casa, sapori e identità

Screen Shot 2018-05-27 at 13.06.18Dal progetto editoriale Women’s Division Milano nasce Di casa in casa. Sapori Kasher dal mondo in Italia, a cura di Francesca Modiano Hasbani.
Il volume è stato presentato nei locali della Comunità ebraica di Torino con un evento e degustazioni su iniziativa dell’Associazione ex allievi e amici della scuola ebraica del capoluogo piemontese. A presentare e commentare l’iniziativa Giulio Disegni, vicepresidente UCEI e presidente dell’Associazione, assieme a rav Ariel Di Porto, rabbino capo della comunità.
Nel suo intervento Disegni ha spiegato come il volume si ricolleghi in qualche modo a “La Dieta Kasher” presentato tra gli altri a Torino da Victoria Acik, una degli autori, recentemente scomparsa.
Se ad un primo approccio il volume (che ha il patrocinio UCEI) può essere scambiato per un semplice ricettario, ad una lettura più attenta dell’indice si percepisce qualcosa di più: “L’idea alla base del libro”, spiega la curatrice, “è di rappresentare i diversi paesi di origine degli ebrei che risiedono oggi in Italia”.
“Man mano che raccoglievamo le ricette che ci venivano inviate, è emerso il loro filo conduttore”, prosegue Francesca Modiano, “restituivano l’immagine composita e variegata degli ebrei della penisola, basti pensare alla comunità milanese, a cui appartengono ebrei provenienti da tutto il mondo o alla componente tripolina a Roma”. Significative le parole di Noemi Di Segni, presidente UCEI, a commento dell’iniziativa: “Per noi come singoli nuclei familiari, come comunità ebraiche italiane e come popolo, il riferimento alle pietanze ha sempre una dimensione in più – quella della provenienza – importante da ribadire e da ricordare ”. Cucina come specchio della società ebraica, ma anche cucina come scuola di vita e di relazioni, una riflessione portata avanti dallo stesso rav Di Porto nel suo intervento.
Con questo libro la Woman’s Division del Keren Hayesod cerca anche di dare continuità alle tradizioni familiari, ai sapori che rimandano ad una particolare festività, alla commistione di cibi provenienti da tutto il mondo, ma accumunati dalla cultura ebraica. A fornire le fotografie dei piatti, ma soprattutto le ricette molte amanti dei fornelli sparse tra le diverse comunità ebraiche italiane. Oltre 200 in tutto. Ricette e ingredienti diversissimi, che hanno preso qualcosa da ogni cultura, sempre restando fedeli ai dettami della Kasherut, e che se anche non sono ricette tipicamente ebraiche sono in uso nelle case ebraiche italiane
Si passa dalla sezione feste ebraiche, in cui il charoset di Pesach incontra i torselli romani tipici dello shabbat, alle ricette mediorientali, dove le frittelle persiane si uniscono alle kibbeh libanesi. E poi ancora piatti nord africani come il mafrun, a base di carne trita e cannella per poi approdare in Sud America con il sancocho, una zuppa colombiana. Un vero e proprio atlante di cucina dove l’origine geografica si amalgama con l’appartenenza religiosa, creando un mix unico.
Il libro ha già avuto un grande successo di vendite che avvengono per ora solo online e che serviranno a finanziare la ristrutturazione del Net@, un programma all’avanguardia in Israele, nato per dare ai liceali delle periferie svantaggiate l’opportunità di acquisire competenze tecnologiche.
Il progetto grafico e l’impaginazione di Daniela Haggiag, insieme alle bellissime foto e alle ricette spiegate in modo semplice e concreto, spesso con ricordi personali delle varie autrici, rendono il libro, di ben 360 pagine, un “prodotto” da tenere in casa, per “condividere – come scrive Modiano nell’introduzione – non solo sapori dal mondo ma soprattutto quello che ci sta dietro: persone care che non ci lasciano mai, ricordi e abitudini da tramandare di casa in casa, di generazione in generazione”.

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Alice Fubini

(27 maggio 2018)