Wanda Lattes (1922-2018)
Ha scritto fino all’ultimo, con passione ed entusiasmo. “Via Lattes”, la sua rubrica sul Corriere Fiorentino, era uno degli spazi più seguiti del giornale. Il suo luogo di incontro e dialogo con i lettori.
Ci lascia Wanda Lattes, grande giornalista ma anche protagonista attiva della Liberazione del paese dal nazifascismo nelle fila di Giustizia e Libertà.
Come giornalista inizia a lavorare nel 1949 al Nuovo Corriere, passando poi al Giornale del Mattino e negli anni Sessanta alla Nazione. È stata corrispondente del Corriere della Sera e tra le fondatrici, nel 2008, del suo dorso toscano. Una vita per il giornalismo, cui si era dedicata con slancio dall’immediato dopoguerra e dopo aver iniziato a costruire una solida famiglia assieme ad Alberto Nirenstein, un giovane polacco che si era distinto pure lui nella Liberazione con la Brigata Ebraica.
Ricorda Paolo Ermini, direttore del Corriere Fiorentino: “La famiglia era il tempio della sua umanità. Fiamma, Susanna, Simona, e poi i nipoti. Una rete d’affetti sparsa per il mondo: Firenze, Roma, Israele, l’America. Eppure senza una smagliatura, resistente al tempo e alle lontananze. Perché era stata forgiata con un filo forte. Quello che aveva legato Wanda ad Alberto Nirenstein. Una coppia indimenticabile”.
Partecipa al lutto anche l’Associazione Stampa Toscana, che in una nota definisce la sua ultima rubrica “un esempio di giornalismo e di vicinanza ai lettori”. Commosso il suo presidente Sandro Bennucci: “La sentivo, al telefono, abbastanza spesso anche in tempi recenti. Il suo lavoro al Corriere Fiorentino l’appassionava anche dopo i 90 anni. Ciao Wanda, sei stata un bell’esempio per tutti noi”.
I funerali di Wanda Lattes, riferisce la Comunità ebraica fiorentino, si svolgeranno martedì 5 giugno alle 16 nel cimitero in via di Caciolle.
Sia il suo ricordo di benedizione.
(3 giugno 2018)