“Terezin, monito contro l’odio”
Un monumento in ricordo della barbarie consumata a Terezin, il “ghetto modello” in cui il regime nazista cercò di dissimulare i propositi di sterminio, è stato posto quest’oggi dallo European Jewish Congress. Un monito contro l’odio e contro l’indifferenza. E un ricordo attraverso le generazioni della straordinaria produzione di artisti, musicisti e intellettuali che vi furono internati e che seppero dare forma al loro talento anche in quella drammatica condizione.
“Il monumento – ha sottolineato il presidente del Congresso ebraico europeo Moshe Kantor – simboleggia l’esperienza di questa identità attraverso i secoli. Una storia di persecuzione violenta, ma anche di resilienza e responsabilità”.
Ha poi aggiunto: “Nonostante il nostro percorso travagliato, siamo sopravvissuti. Come popolo, come nazione, come ebrei liberi oggi di scegliere tra uno Stato ebraico oppure di vivere come cittadini liberi nella Diaspora”.
Kantor ha poi espresso un pensiero commosso nel ricordo delle decine di migliaia di persone che a Terezin persero la vita e sottolineato la necessità di un impegno fermo contro l’odio.
Presenti alla cerimonia, tra gli altri, la Presidente UCEI Noemi Di Segni (che partecipa a una sessione di lavoro del World Jewish Congress a Praga), l’esponente dell’esecutivo europeo (e osservatore ospite del Congresso mondiale) Roberto Jarach, il presidente della Comunità milanese Milo Habsnai in qualità di osservatore di entrambe le riunioni in corso nella capitale ceca.
Sul tema dell’antisemitismo, ricordiamo che c’è tempo fino al 9 giugno per partecipare alla nuova indagine promossa dall’Agenzia dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (Fra), focalizzata sulla percezione del fenomeno da parte del mondo ebraico.
Per partecipare vai sul sito http://www.eurojews.eu
(4 giugno 2018)