La Festa del Libro ebraico al Meis
L’enciclopedia di Isacco Lampronti,
a Ferrara per scoprire il Maestro

207x107 bis“La salutare efficacia della sua azione fu riconosciuta ed encomiata, perrochè quand’egli era ancora in vita e anche molti anni dopo la sua morte gli uomini della comunità andavano proclamando che di quanto sapevano andavano debitori alle fatiche ed allo zelo del Patriarca Isacco, così il chiamavano per affetto e venerazione”. Così scrive nel 1871 Benedetto Levi nel suo Della vita e dell’opera – Isacco Lampronti, parlando del grande Maestro e medico ferrarese vissuto tra il 1679 e il 1756 e definito dai suoi contemporanei Patriarca Isacco, tanto era l’onore a lui riservato. Per riscoprire la grandezza dell’opera di Lampronti arriva ora il volume Nuovi studi su Isacco Lampronti. Storia, poesia, scienza e Halakah (Giuntina-MEIS, Firenze, 2017): un’opera curata dall’ebraista Mauro Perani che sarà presentata domenica nella città del Maestro, Ferrara, in occasione della nuova e attesa edizione della Festa del Libro ebraico, promossa dal Museo Nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah. Il volume sul medico e rabbino Lampronti sarà infatti presentato in apertura di rassegna (ore 10.00 – clicca qui per il programma), inaugurando la giornata al Meis che vedrà molti protagonisti tra cui lo scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua. Al fianco di Perani, a raccontare le vicende di Lampronti, Luciano Meir Caro, rabbino capo della città, e Laura Graziani Secchieri, autrice di uno dei saggi del volume. Un’opera che, scrive Giulio Busi sul Domenicale del Sole 24 Ore, “contribuisce alla rivalutazione di questa personalità d’eccezione”. “Di tutte le enciclopedie che conosco, la più disperatamente e meravigliosamente immensa è quella scritta da una sola persona, in quarant’anni della propria vita. Rigorosamente a mano, e quasi tutta di proprio pugno. Centoventi volumi vi sembrano troppi? In tal caso, potete scegliere le due edizioni successive, sempre manoscritte, di cui l’ultima di ‘soli’ trentacinque tomi, oppure accontentarvi delle varie stampe, uscite a poco a poco negli anni e nei secoli successivi”, scrive Busi, parlando di Lampronti. “Provate a mettere tutta la cultura rabbinica nero su bianco, elencatela voce per voce in ordine alfabetico. Aggiungetevi le osservazioni personali, impreziositela con continui rimandi alla scienza moderna, con citazioni da testi in volgare e in latino, con casi di vita vissuta. Un enorme sforzo intellettuale, che Lampronti affronta con lucidità, senso critico e sconfinato amore per la propria tradizione”.