In ascolto – Il pozzo di Miriam

Maria Teresa MilanoOggi propongo una leggenda sul grande Rabbi Yitzhak Taub di Kalev (1751 – 1821), che ha dato un contributo straordinario alla musica chassidica. Il musicologo Idelsohn racconta che fu Rabbi Leib di Sarah, a scoprirne le qualità straordinarie, di anima e di musica, un giorno qualunque, mentre passeggiava in un bosco. Quello che oggi conosciamo come il grande Rabbi Yitzhak Taub, il primo rebbe chassidico di Ungheria, all’epoca dell’incontro con Rabbi Leib era un bimbo di circa otto anni, povero, in abiti miseri, che faceva da guardia alle oche.
Negli anni ha composto un gran numero di melodie chassidiche molto amate, ha arrangiato canzoni popolari ungheresi e ha riutilizzato melodie folk scrivendo nuovi testi in ebraico. Oggi ascoltiamo la sua Szól a kakas már.
E la leggenda narra che in una sera di chissà quale anno, per la festa di Kippur, Rabbi Yitzhak si recò in sinagoga per la preghiera. I membri della comunità, con indosso i talleth si erano già radunati e le loro voci riempivano di suono la piccola stanza. Rabbi Yitzhak prese posto e a un tratto, prima della recita del Kol Nidre, si alzò e chiamò a gran voce un compagno: “Rabbi Yaakov, vai subito a preparare il cavallo perché desidero fare una passeggiata”.
Rabbi Yaakov era sbigottito ma non disse nulla poiché lo conosceva bene e dunque si alzò immediatamente, sellò il cavallo, fece salire Rabbi Yitzhak sul carro e i due si allontanarono dalla sinagoga. Raggiunti i campi, trovarono una pozza d’acqua mai vista prima.
Immediatamente il santo Rabbi Yitzhak vi si immerse più volte, poi si rivestì in fretta ed entrambi fecero ritorno alla sinagoga, dove ripresero a pregare come se nulla fosse successo.
Rabbi Yaakov era profondamente sconcertato e così, quando la festa fu finita, tornò al campo a cercare la pozza vista il giorno precedente ma non trovò una sola goccia d’acqua.
Andò dunque da rabbi Yitzhak e disse: “Come ben sai, nonostante la nostra amicizia sia di lunga data, non mi sono mai interessato agli affari tuoi, ma ti prego di illuminarmi sulla pozza di acqua apparsa e scomparsa così misteriosamente nei miei campi”.
E il Maestro rispose sorridendo: “Se avessi avuto la sensazione di quel che stava succedendo, ti saresti immerso proprio come ho fatto io, perché in quel momento è passato il pozzo di Miriam”.

Consiglio d’ascolto: