L’apertura dei tifosi sauditi:
“Un’amichevole con Israele”
È il Mondiale delle sorprese. Argentina e Brasile che impattano rispettivamente con Islanda e Svizzera. La Germania detentrice del titolo che affonda con il Messico. Ma le sorprese, come spesso accade, arrivano anche fuori dal campo.
“Una partita amichevole con Israele. Perché no?”. Parole che pesano se a pronunciarle sono dei tifosi dell’Arabia Saudita, raggiunti dalla televisione israeliana a poche ore dall’incontro inaugurale con la Russia. Lo stato d’animo, alla vigilia del match, era senz’altro euforico. Magari gli stessi tifosi, poche ore dopo, con cinque reti incassate dai padroni di casa, non si sarebbero neanche fermati davanti alle telecamere. Resta però il fatto. Ed è un piccolo-grande miracolo sportivo, ancor più sorprendente perché realizzatosi a breve distanza da alcune affermazioni del portavoce del ministero israeliano agli Affari Esteri Emmanuel Nahshon.
“Oggi iniziano i Mondiali – aveva twittato il 14 giugno mattina – ed è un grande momento per tutti gli appassionati di calcio un po’ ovunque. La nostra nazionale non ci sarà: siamo la startup nation, ma prendere a calci un pallone è un’altra cosa. Un grande in bocca al lupo ai nostri vicini”. Dove per vicini, forzando un po’ il concetto, oltre all’Egitto effettivamente confinante si intendeva proprio l’Arabia Saudita. Le bandiere dei due paesi a condire questo messaggio zuccherino intriso naturalmente di valutazioni e comuni sentimenti geopolitici. Incluso il fermo fronte comune contro l’Iran, alla cui tifoseria comunque il premier Benjamin Netanyahu ha rivolto un augurio in lingua farsi prima della partita con il Marocco.
“È calcio, non è politica. Io ci sto” ha detto un tifoso saudita. E un altro si è spinto oltre, augurandosi “le migliori relazioni e un futuro di pace e fratellanza tra i due paesi”.
Per il calcio israeliano, ancora ferito dalla cancellazione dell’incontro amichevole con l’Argentina, un grande assist per spingere sull’acceleratore. Israele-Arabia Saudita, adesso si può.
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(18 giugno 2018)