“Alberto Segre, di razza ebraica”
“È vero, Salvini ha detto ‘io non voglio schedare, è solo un censimento’ ma si chiamano sempre censimenti all’inizio. Io non sono tra quelli che vogliono accusare sempre Salvini di qualcosa. Voglio solo ricordare a tutti noi che in Italia 80 anni fa si cominciò a schedare. Vi voglio far vedere una fotografia, una immagine di una denuncia di appartenenza alla razza ebraica. È documento del febbraio 1939, quando un cittadino di Milano Alberto Segre, vedovo di Foligno Lucia, andò davanti al delegato del Podestà a dire che lui si dichiarava di razza ebraica come era costretto a fare dalle leggi”. Così il direttore del Tg La 7 Enrico Mentana ha presentato ai suoi telespettatori il documento di “denuncia di appartenenza alla razza ebraica” compilato dal padre della senatrice a vita e Testimone della Shoah Liliana Segre, e recentemente consegnato alla sopravvissuto dagli archivi di Milano. “Lì in fondo potete leggere anche un’altra cosa: – spiega Mentana invitando ad osservare il documento – ‘È pure di razza ebraica la mia figlia minore, Liliana, nata a Milano il 10 settembre 1939’. Quella bambina era colei che è diventata senatrice a vita. Liliana è sopravvissuta ed è il ricordo anche del fatto che se si comincia con una schedatura non si sa mai dove si va a finire”.
Quel documento, ha scritto sui social network il direttore del Tg La7 è “la conseguenza delle infami leggi razziali di 80 fa. La Costituzione fu varata solo nove anni dopo quelle leggi, ed è per questo che vi compare la parola “razza”, che oggi non useremmo più, nell’articolo 3 sull’uguaglianza di tutti i cittadini. Credo che nessuno in quel plumbeo autunno del 1938 potesse immaginare che il censimento degli ebrei sarebbe diventato cinque anni dopo la lista delle persone da rastrellare, internare e consegnare ai nazisti per la deportazione. Per questo la Costituzione esclude in radice ogni schedatura per etnia o per religione. Un censimento non si traduce per forza in colonna infame o segregazione o peggio: ma semplicemente, a causa di quel che davvero è successo ai Segre, agli ebrei, ma anche ai rom e i sinti, agli omosessuali e agli oppositori politici, non si può fare. Punto”.