stoltezza…

Prima di colpire la roccia due volte (anziché parlarle come gli era stato ordinato), Moshè apostrofa gli Ebrei definendoli “morìm”. Rashì spiega che il termine significa “stolti, che insegnano (morìm) ai loro maestri”.
Alcuni Rabbini si sono posti la domanda: se già il termine significa stolti, a che pro aggiungere un’altra spiegazione?
La loro risposta è che non esiste stoltezza maggiore di chi pensa di saperne di più del proprio maestro.

Elia Richetti, rabbino

(21 giugno 2018)