Il Festival di Cultura Ebraica
Israele, la voce degli scrittori
La cucina ebraica delle feste. L’intelligenza artificiale e la cognizione del tempo. Israele, 70 anni di esistenza raccontati attraverso i suoi scrittori.
Questi i temi della terza giornata di Ebraica, il Festival Internazionale di Cultura in svolgimento a Roma. Il cuore della manifestazione è oggi il Palazzo della Cultura, nell’area del vecchio ghetto. Primo incontro alle 19.30, dedicato ai sapori nella Capitale e introdotto da Ariela Piattelli, con Laura Ravaioli, Fabiana Mendia e Giulia Gallichi Punturello. Alle 21 confronto sul tempo nella percezione ebraica, con uno sguardo alle sfide della contemporaneità: sul palco, con il rabbino capo rav Riccardo Di Segni, Paolo Benanti, Massimo C. Comparini e Paolo Merialdo (moderatore Marco Panella). Concluderà la serata lo spettacolo teatrale “Dicono della mia terra. Pagine su Israele” di Maria Rosaria Omaggio e Ghila Piattelli. Sul palco, la stessa Omaggio e Ghila Piattelli. Musiche di Oscar Bonelli. Lo spettacolo racconterà lo Stato ebraico attraverso i suoi intellettuali, da Amos Oz a Sayed Kashua, da Eshkol Nevo a Yehuda Amichai.
un’immagine d’Israele schietta, realistica, talvolta contraddittoria, e che proprio per questo – si annuncia – “svela, al tempo stesso, il segreto del suo fascino”.
(25 giugno 2018)