“Rom e Sinti, no a censimenti
Non dimentichiamo la storia”

“In qualità di Presidente dell’International Holocaust Remembrance Alliance (Ihra), sono rimasto profondamente turbato dai commenti espressi dal ministro degli Interni Matteo Salvini il 18 giugno 2018, che ha proposto un censimento dei Rom e dei Sinti in Italia e ha parlato in modo irrispettoso dei Rom”. Così recita la nota resa pubblica nelle scorse ore dall’Ihra, la rete intergovernativa che si occupa di tutelare la Memoria della Shoah, da inizio anno a guida italiana. A firmare la nota, il presidente dell’organizzazione, l’ambasciatore Sandro De Bernardin. Le sue parole fanno riferimento alle citate dichiarazioni del ministro dell’Interno Salvini su un possibile censimento dei Rom e Sinti, una proposta che ha diviso la stessa maggioranza di governo ed è stata critica dal Primo ministro Giuseppe Conte nonché dalla Giunta dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
“L’Ihra si impegna a contrastare le distorsioni e a conservare i dati storici. La sensibilizzazione sui pregiudizi nei confronti dei Rom e dei Sinti prima, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale e la dimostrazione del legame tra la storia della persecuzione e l’attuale situazione dei Rom è un obiettivo chiave dell’Ihra e della sua apposita Commissione sul Genocidio dei Rom. I nostri 31 paesi membri sostengono un processo decisionale che si ispira alla storia e la proposta di effettuare un censimento specifico dei Rom e dei Sinti ha evocato ricordi di ciò che ha preceduto le leggi razziali e le tragedie del passato”, si legge nella nota dell’ambasciatore De Bernardin, che plaude alla “immediata e chiara” presa di posizione del Primo ministro Conte e dalla società civile italiana contro alla proposta di Salvini. “Dobbiamo rafforzare l’impegno morale dei nostri popoli e l’impegno politico dei nostri governi a resistere ai discorsi di odio” conclude il presidente dell’Ihra.