Società – Italia, i fascismi che si riaffacciano
Paolo Berizzi / NAZITALIA / Baldini e Castoldi
Negli ultimi anni Paolo Berizzi, con i suoi scoop su “la Repubblica”, ci ha raccontato la nuova “marcia su Roma” di Forza Nuova, il lido “mussoliniano” di Chioggia, il blitz del Veneto Fronte Skinheads nella sede di un’associazione pro-migranti di Como. Fino alla tentata strage di Macerata nel febbraio 2018.
Episodi sintomo di un’escalation estremista e xenofoba preoccupante, di fronte alla quale l’Italia si divide fra chi denuncia i fatti quali sintomo di una società le cui gravi tensioni rischiano di deflagrare, e chi minimizza e assicura che il fascismo in Italia è morto per sempre.
Non è così. E in questo suo libro “Nazitalia” (Baldini + Castoldi), che corona quindici anni di inchieste, Berizzi fotografa in maniera vivida un Paese che si è riscoperto fascista, o forse sotto sotto non ha mai smesso di esserlo. Un Paese in cui i media e i partiti, sia di destra che di sinistra, sono sempre timidi a parlare di fascismo e a stigmatizzare certe derive. Lo sdoganamento, d’altronde, è in corso da anni. E oggi secondo Berizzi ha assunto le nuove forme del populismo sovranista, mentre partiti come CasaPound e Forza Nuova si radicano sul territorio offrendo assistenzialismo di strada e sicurezza fai da te.
Oggi più che mai, quindi, mentre i fascisti del terzo millennio agiscono nelle piazze e nel web, con la violenza e la beneficenza, secondo Berizzi bisogna far nostro il monito che Umberto Eco lanciava sul “fascismo eterno”, capace di riproporsi sempre sotto forme liquide e larvate: “il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue forme, ogni giorno, in ogni parte del mondo”.
Una lettura necessaria, per comprendere un pezzo dell’Italia odierna. E non solo, visti i venti di ultradestra che tirano in Europa, e non solo in Europa.
Marco Di Porto