“Polonia, democrazia a rischio”
“Tribunali liberi” e “Abbasso la dittatura”. Questi alcuni degli slogan che si sono sentiti a Varsavia e in altre città polacche, dove in migliaia sono scesi nelle piazze per protestare in difesa della Costituzione e della legalità.
A scatenare la protesta, segnala l’Ansa, “una recente legge che obbliga i giudici di più di 65 anni a dimettersi, norma già contestata dalla Commissione europea che ha aperto per questo una procedura di infrazione contro la Polonia, e che di fatto costringerebbe a lasciare il proprio ruolo circa un terzo dei giudici della Corte Suprema”.
Un nuovo capitolo oscuro nel rapporto tra governo polacco e magistratura, a pochi mesi dal provvedimento revisionista sulla Memoria della Shoah che deresponsabilizza il paese sui crimini compiuti dal nazismo, con la complicità e l’indifferenza di molti cittadini polacchi, e che mette a serio rischio l’autonomia e la libertà di chi fa ricerca storica.
Per i manifestanti il governo “sta distruggendo l’ordine democratico”.
(4 luglio 2018)