…basta

Credo che le parole della Presidente Di Segni in occasione dell’80° anniversario della pubblicazione del Manifesto della Razza esprimano meglio di ogni altre l’allarme per il crescere del razzismo, la perdita del rispetto dell’altro, il richiamo a valori più alti di quelli proposti da chi ci governa. E invito tutti a rileggere per intero il suo testo, pubblicato il 13 luglio su Pagine Ebraiche 24 e a meditarlo con la dovuta attenzione:
Cosa resta oggi, qual è il lascito di quella terribile narrazione? Quanto si è riusciti a realizzare in questi lunghi anni un percorso che portasse dalla “difesa della razza” alla tutela dei diritti? Quanto si è radicato nella cultura della nostra società, italiana ed europea, il rispetto per il diritto alla vita, della dignità umana, dell’uguaglianza degli esseri umani non solo dinanzi alla legge ma anche dinanzi agli uomini?
Alla luce di quanto viviamo oggi, con il crescente manifestarsi di atti di intolleranza razziale, odio e pericolosa radicalizzazione – purtroppo alimentati e legittimati anche da esponenti delle istituzioni ‒ questo percorso appare incompiuto e ancor più faticoso.
Il tormento di oggi non è fatto solo del dolore e delle paure vissute ieri, ma anche del non essere in grado di leggere i fatti e le avvisaglie, del non riuscire a prevenire quel che pensavamo fosse superato con il varo della nostra Costituzione, e di veder nuovamente leggi e decreti democraticamente approvati, ma che violano quei fondamentali principi.
Abbiamo timore di trovarci nella condizione e con le responsabilità che abbiamo addebitato ad altri, in varie e note sedi processuali, di dover disobbedire a un decreto, a una legge, a un ordine, perché i valori supremi andavano difesi nel rispetto di quel profondo richiamo morale. Quando è allora il momento per dire “No”, “Basta”, affinché non sia di nuovo troppo tardi?

Anna Foa, storica