Qui Trieste – Redazione Aperta
“Pluralismo, valore da difendere”
Cinque grandi donne, le cui vicende sono poco valorizzate ma in realtà stimolanti per riflettere sul tema dell’identità attraverso l’esperienza del primo conflitto mondiale. Visto da Trieste e da una pluralità di punti di osservazione.
È il tema del documentario “Il dilemma dell’identità. Donne ai confini dell’Impero” di Sabrina Morena, la prima ospite di questa edizione del laboratorio “Redazione Aperta” della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, giunto quest’anno alla decima edizione.
Il documentario, che sarà presentato il 21 settembre prossimo al Teatro Miela, mette al centro anche temi e destini della minoranza ebraica in relazione alle vicende cittadine ed europee. Tra le sue protagoniste Elody Oblath, intellettuale e scrittrice di origine ungherese che si sente italiana ma è intrisa di cultura tedesca. E Alice Schalek, giornalista e fotografa viennese, anche lei ebrea. Allo scoppio della Grande Guerra è stata la prima donna a essere accreditata come reporter di guerra. Ma anche Pavla Hočevar, nata a Vienna, che ha studiato a Lubiana per il diploma di maestra e che a Trieste, come insegnante di scuola, si è molto spesa per rafforzare la coscienza nazionale slovena; Marica Nadlišek Bartol, scrittrice e prima redattrice della rivista femminile Slovenka; Giuseppina Martinuzzi, istriana di Albona di origini friulane, che per diversi anni ha insegnato a Trieste nelle scuole popolari dei quartieri poveri.
“Il mio obiettivo – racconta Morena – è quello di offrire uno spunto di riflessione sull’Europa, su cosa significava un tempo stare in terra contesa, su come si sta meglio oggi, con tante identità miste a confronto. Un valore, come sappiamo, troppo spesso messo in discussione”.
Prezioso, sottolinea ancora, il contributo di alcune studiose quali Marta Verginella e Tullia Catalan. Mentre la produzione è di Quasar Multimedia in co-produzione con la Slovena Belafilm, con il contributo di RTV Slovenija, del Fondo per l’Audiovisivo e della Film Commission del Friuli Venezia Giulia.
(17 luglio 2018)