“De Magistris distorce realtà”
Interventi unilaterali e faziosi del sindaco di Napoli Luigi De Magistris sul Medio Oriente non sono purtroppo una novità. La vicenda relativa a Jorit Agoch, il writer arrestato e poi rilasciato da Israele dopo aver realizzato un murale illegale a Betlemme – omaggio alla 17enne palestinese Ahed Tamimi, in carcere fino a poche ore fa per aver aggredito un soldato israeliano – ha confermato questa vocazione. In particolare in un passaggio di un suo intervento, pubblicato sui social network, in cui il sindaco ha definito il muro di sicurezza che divide Israele dai territori dell’Anp “il muro dell’apartheid”.
Parole duramente contestate dalla Comunità ebraica napoletana, che in una nota sottolinea: “Diversi iscritti della nostra Comunità e di altre Comunità italiane sono cittadini israeliani esposti, come gli altri abitanti di Israele, agli attacchi terroristici e missilistici e pertanto, in quanto nostri fratelli e nostri iscritti, questa Comunità avverte l’obbligo morale di sottolineare la necessità, da parte delle istituzioni, di affrontare la questione israelo-palestinese con equilibrio e nel rispetto dei diritti di entrambi i popoli coinvolti”.
L’espressione “muro dell’apartheid” viene quindi definita “una distorsione che dimostra disprezzo per la sicurezza dei cittadini israeliani visto che da quando esiste quella barriera, gli attentati palestinesi in Israele si sono ridotti di più del 90%”.
Analogamente, viene fatto notare, definire la diciassettenne attivista palestinese Ahed Tamimi “la ragazzina palestinese arrestata da minorenne per aver manifestato il legittimo disprezzo contro l’esercito occupante della sua terra”, come De Magistris ha scritto, “è tendenzioso e mistificatorio dal momento che quella minorenne, educata all’odio fin dalla più tenera età e premiata dal leader turco Erdogan, è stata arrestata dopo aver aggredito un giovane militare israeliano mentre presidiava una strada, senza che questi avesse compiuto alcuna azione violenta e senza alcuna reazione da parte del militare a quell’aggressione chiaramente provocatoria”.
Napoli, si legge ancora nella nota, “ha molti problemi ancora irrisolti che riguardano tutti i suoi abitanti e rispetto ai quali certi sconfinamenti in materia di politica estera da parte del suo sindaco risultano inspiegabili a meno che non siano dovuti ad una visione pregiudiziale di Israele e della questione israelo palestinese”.