Pagine Ebraiche agosto 2018
Cultura, identità, diritti
Una strada irrinunciabile

Schermata 2018-07-30 alle 14.01.47Il numero di agosto di Pagine Ebraiche in distribuzione si apre con il monito contro l’odio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciato in occasione degli 80 anni dalla pubblicazione del Manifesto della Razza. “Parole ferme e inequivocabili, che hanno raggiunto l’opinione pubblica – si legge – in un momento particolarmente delicato per la difesa di valori che ci si augurava ormai parte del patrimonio civico della grande maggioranza dei cittadini italiani”.
Valori cui si appella anche l’Associazione Italiana Avvocati e Giuristi Ebrei, da poco costituita, che ha aperto i suoi lavori con un intervento del professor Giuliano Amato dedicato proprio a questi temi.
Identità, confronto e rispetto del prossimo, ma anche cultura come risorsa strategica, con uno sguardo rivolto alla profonda trasformazione sociale in corso, tra i filoni della decima edizione del seminario Redazione Aperta che si è da poco concluso. Anche quest’anno un significativo laboratorio di idee, con molti ospiti e numerosi spunti. La parte alta del giornale prevede anche approfondimenti dedicati alle nuove misure adottate in Parlamento in difesa dei diritti umani fondamentali e un omaggio a Claude Lanzmann.
Protagonista dell’intervista del mese è Luna Alfòn Coriat, direttrice del Centro Ibn Gabriol, che da Madrid rilancia un impegno educativo ebraico di alto livello affidandosi anche a un rabbino italiano, rav Pierpaolo Pinhas Punturello.
Si intitola “Israele Stato-nazione del popolo ebraico” la nuova Legge fondamentale approvata dalla Knesset che sancisce ufficialmente il carattere ebraico del Paese. Una norma, di cui vi parliamo nelle pagine di Eretz, che ha diviso l’opinione pubblica: i critici sostengono danneggi le minoranze. E anche nella maggioranza c’è chi esprime perplessità. L’editoriale è di Anna Momigliano.
Diversi gli argomenti affrontati in Orizzonti: l’aiuto tecnologico offerto da Israele alle autorità thailandesi, il ritorno del comico Sacha Baron Cohen, il ritrovamento dell’orologio della leggendaria spia Eli Cohen, l’ingresso di Simone Veil tra i grandi e le grandi di Francia.
In Economia invece si parla del prossimo sbarco di Israele sulla luna e della minaccia rappresentata dal Bds in Europa. L’editoriale è di Claudio Vercelli.
La pagina di Cultura ebraica ospita tre riflessioni rabbiniche: rav Alberto Somekh, che invita a uno sforzo di consapevolezza maggiore; rav Gianfranco Di Segni, che propone una nuova storia dal Talmud; rav Giuseppe Momigliano, che parla del significato della distruzione del Santuario.
Il grande dossier centrale ha come tema i 100 anni dell’Università ebraica di Gerusalemme, con i suoi protagonisti di ieri e di oggi in evidenza. “Noi abbiamo oggi posto la prima pietra della prima Università Ebraica, che sarà eretta su questo colle”. Così Chaim Weizmann in occasione della posa, il 24 luglio 1918, delle prime pietre sul Monte Scopus. Un evento straordinario, viene spiegato, “che ha segnato la storia d’Israele, prima ancora della sua nascita”.
Firmano le tre pagine delle opinioni, con diversi spunti attuali, David Bidussa, Davide Assael, Giorgio Berruto ed Enzo Campelli.
Il ritratto è invece dedicato a Marc Zuckerberg, il fondatore di Facebook che da “eroe digitale” sembra essersi oggi tramutato in “leader irresponsabile”.
Passando alla Cultura, tra le proposte editoriali di questo mese La mia vita incisa nell’arte di Gabriella Steindler Moscati, La Famiglia F di Anna Foa, 38 vs ’18. Una storia di architettura di Gianni Ascarelli. Uno speciale approfondimento è riservato al ritorno sulla scena di Vittorio Giardino, il grande narratore bolognese del fumetto che chiude dopo un quarto di secolo la saga del suo personaggio più amato: Jonas Fink. La vicenda del giovane ebreo praghese è Storia del Secondo Novecento.
Conclude il giornale la doppia di Sport, dove si racconta dello speciale legame di Cristiano Ronaldo, nuova star della Serie A, con Israele; e dove si spiega perché la recente vittoria francese ai Mondiali “serve a essere ciò che si è”.

(30 luglio 2018)