“Un Sefer per i nostri eroi”
Aveva poco più di vent’anni il soldato statunitense Milton Mednick quando rimase ucciso nel corso della campagna di Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Nel suo nome e nel nome di tutti i soldati ebrei che nelle Forze alleate persero la vita in quei mesi la famiglia Tesciuba, che da vari anni anima la vita della sinagoga di Anzio, località dal forte richiamo simbolico anche per lo sbarco che vi avvenne tra gennaio e maggio del 1944, ha deciso di far realizzare un nuovo Sefer Torah.
Completato appena poche settimane fa, il Sefer è dedicato alla memoria di Yehuda Tesciuba, padre di Amy, che ha scelto tra tanti il soldato Mednick per via del giorno in cui fu fatalmente colpito: per il calendario ebraico il 9 Av. Una data in cui sono ricordati diversi lutti, a partire dalla distruzione del Primo e del Secondo Tempio di Gerusalemme, e in cui un digiuno aiuta a stimolare consapevolezza e introspezione.
“Ogni 9 di Av, ormai è una tradizione, ci ritroviamo al cimitero alleato per ricordare Milton e i tanti correligionari che hanno versato il proprio sangue per la libertà di tutti” sottolinea Amy. Un’emozione, quella del nuovo Sefer, che è condivisa con i numerosi ebrei romani e tripolini che d’estate affollano la località balneare e che da tempo orbitano attorno alla sinagoga, ricavata in un immobile di proprietà dei Tesciuba.
(31 luglio 2018)