correre…

In un brano della Genesi, la parasha di Vayera, (Genesi 18) la corsa è un elemento caratterizzante dei primi versetti. Abramo vede i tre sconosciuti e corre loro incontro per invitarli a fermarsi presso di lui, poi corre a gestire i preparativi del pasto, mette fretta a Sarah affinché cucini focacce, corre all’armento per macellare della carne…corre, corre, corre nonostante le difficoltà ed il caldo afoso del giorno.
I discendenti di Abramo nel Sud di Israele nonostante il caldo afoso devono anche essi correre. Correre per ripararsi dai missili che arrivano da Gaza, correre nei rifugi, correre a salvare i loro figli, i genitori anziani, i loro cari. Correre, correre, correre.
Chiunque abbia a cuore il senso della giustizia deve anche egli correre, ebreo o non ebreo che sia: correre a postare video veritieri che mostrino la realtà del sud di Israele, correre a smentire falsità, correre a seguire le notizie. Correre, correre, correre. Nonostante il caldo della faziosità di molte agenzie di stampa, di molti giornalisti, di molto mondo. E come Abramo che ospitava sconosciuti nonostante il caldo, Israele non taglia viveri, né acqua, né elettricità ai gazawi affiliati a Hamas che corrono anche loro ad attaccare la popolazione di Israele. Ed intanto quando ci sarà una giusta risposta difensiva alla quale seguiranno le ipocrite proteste di un certo mondo, mi predispongo a mandarlo a correre. Correre, correre, correre.

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino