Hamas: “La tregua è vicina”

“Siamo sulla buona strada per rimuovere l’ingiusto assedio della Striscia di Gaza. Questo è il risultato della nostra lotta e della nostra risolutezza”.
Così Ismail Haniyeh, leader del gruppo terroristico Hamas, in un intervento pubblico a Gaza in cui, alla vigilia della festività islamica dell’Eid al-Adha, ha anche commentato gli sviluppi della mediazione egiziana per un cessate il fuoco con lo Stato di Israele. “Qualsiasi aiuto umanitario a Gaza – ha sottolineato il leader di Hamas, rivolgendosi ad alcune migliaia di fedeli all’esterno di una moschea – non sarà fatto a un prezzo diplomatico”. Stando a fonti interne al gruppo terroristico, citate in queste ore dalla stampa israeliana, i progressi negoziali sarebbero rilevanti e la prospettiva è che un accordo tra le parti, con l’intermediazione del Cairo, possa essere firmato all’inizio della prossima settimana.
Ha tra gli altri affermato Mahmoud Zahar, un alto ufficiale di Hamas: “Avremo dei benefici dalla tregua: le armi di cui disponiamo rimarranno nelle nostre mani. La tregua non richiede un prezzo politico da parte nostra”.
Negli scorsi giorni, dopo aver condannato l’ennesima provocazione di Hamas, il ministro israeliano della Difesa Avigdor Lieberman ha dichiarato: “I residenti di Gaza hanno tutto da guadagnare quando i cittadini di Israele godono di pace e sicurezza e molto da perdere quando invece la quiete è interrotta”. Così invece il Premier Benjamin Netanyahu: “Siamo in mezzo a una campagna contro il terrore a Gaza. Non finirà in un colpo solo. La nostra richiesta è chiara: un cessate-il-fuoco totale. Non saremo soddisfatti con niente di meno”.

(21 agosto 2018)