L’Argentina punta su Pekerman,
eterno “Jewish soccer hero”
C’è una Nazionale da ricostruire. E un intero movimento da rilanciare dopo una debacle pesantissima.
Tra le principali delusioni del Mondiale russo, l’Argentina è alla ricerca di una nuova guida che possa darle fiducia e la prospettiva di una vittoria tra quattro anni in Qatar. Son passati 32 anni dall’ultimo successo, un po’ troppi per l’esigente tifoseria locale. Un nome, più di altri, sembra vantare le credenziali giuste per subentrare al ct “ad interim” Lionel Scaroni. Per il navigato Jose Pekerman, 69 anni, sarebbe un ritorno a casa: già nel biennio 2004-2006 fu tecnico della Seleccion nel tentativo andato a vuoto di una vittoria nell’edizione tedesca che andò invece agli Azzurri di Lippi. Dopo aver guidato la Colombia nelle ultime due edizioni del Mondiale, con generale apprezzamento della critica per lo spettacolo prodotto dai suoi calciatori e con la sensazione che con un pizzico di fortuna in più si sarebbe tolto qualche grossa soddisfazione, il “Jewish soccer hero”del Sudamerica (definizione della Jewish Telegraphic Agency) sembrerebbe davvero in pole position per l’incarico.
A pesare in suo favore l’ottimo lavoro svolto in passato con la Nazionale giovanile, un cardine che dovrà essere al centro dell’azione di rilancio del calcio argentino: nel 1997 la sua Under 20 si aggiudicò infatti i Mondiali di categoria, e molti dei talenti scovati da Pekerman in quegli anni avrebbero poi conquistato spazio nella Nazionale dei “grandi” e avrebbero fatto la fortuna di tanti club europei.
Tra tante voci a favore, anche qualche perplessità. Ma non sull’operato di Pekerman, quanto sul difficile ambiente di lavoro in cui si dovrebbe operare. Ha detto tra gli altri Gabriel Omar Batistuta, il leggendario centravanti degli Anni Novanta: “Se fossi Josè Pekerman e mi chiedessero di ricostruire la Nazionale io direi di no. Dodici anni fa – ha commentato l’ex bandiera della Fiorentina – lo hanno lasciato andar via malamente quando aveva già vinto i Mondiali giovanili e aveva posto le basi per il futuro della Nazionale maggiore”.
L’Argentina del calcio ha molto da recuperare sul piano della credibilità internazionale. E non solo sul piano strettamente agonistico, come la vicenda della cancellazione dell’incontro amichevole con Israele prima del Mondiale ha dimostrato. Il “Jewish soccer hero” Pekerman resta in attesa di una chiamata. Forse l’ultima a un certo livello e comunque la più importante della sua vita.
(Nell’immagine Pekerman con un giovanissimo Leo Messi)
a.s twitter @asmulevichmoked
(21 agosto 2018)