L’Italia inospitale
“Pensare che il discorso razzista non fa che tradurre in forma violenta un’incapacità, certo detestabile, di tollerare l’altro nella sua integrità, di accettarlo così com’è, è una cosa assurda. Poiché il razzismo non è altro che l’espressione rinnovata della negazione dell’uomo, di ogni uomo, nella sua ricchezza, nella sua infinità poverta.”
E più avanti “l’ostilità al mondo, e agli altri è forse soltanto la greve nerezza di un’ombra che è indifferente al ripetuto richiamo alla luce. L’ospitalità è oltre. Essa offre alla terra frantumata l’integrità del cielo.”
Davanti al mare di Cassis, a pochi chilometri da Marsiglia, leggo e rileggo questi passi che compongono “Le livre de l’Hospitalité” (1991) del poeta Edmond Jabès – ebreo-egiziano naturalizzato francese -, e penso a un’Italia, a un mondo, sempre più inospitale.
Francesco Moises Bassano
(24 agosto 2018)