Minacce e arancini

Anna SegreUn Ministro degli Interni che nel giro di 24 ore si mostra sprezzante con il Presidente della Camera e con la magistratura (quasi un caso da manuale per spiegare agli allievi a cosa dovrebbe servire la divisione tra i tre poteri) è francamente piuttosto inquietante, e non meno inquietante è il post minaccioso contro la magistratura da parte di un deputato leghista: “se toccate il Capitano vi veniamo a prendere sotto casa… occhio!”. Ma forse la cosa più inquietante di tutte è che ci stiamo abituando, e che questo genere di notizie quasi non fa più notizia. Anzi, la continua sfida alle regole del gioco democratico è vista spesso positivamente, come ribellione verso i “poteri forti”. Tanto che viene il dubbio che la vicenda della nave Diciotti abbia un valore più simbolico che reale. Non so se la mia impressione sia falsata da una lettura estiva delle notizie forse un po’ incompleta, ma negli ultimi giorni non mi pare di aver sentito parlare di pericoli legati al terrorismo o al fondamentalismo (pericoli reali, che hanno realmente insanguinato l’Europa negli ultimi anni), o magari alle difficoltà di una società multiculturale (che certamente si possono superare ma comunque non sono immaginarie); e mi sembra che persino i discorsi sull’impossibilità di assorbire gli immigrati nel mercato del lavoro tendano ultimamente a diminuire. Basta dire che i migranti sono clandestini e non serve dire altro, come se questo dato fosse sufficiente in sé a dimostrare che si tratta di un pericolo o di un danno. Ma se in fin dei conti nella vicenda della nave Diciotti o in altre analoghe la molla principale sembra essere una questione di principio, puramente simbolica, credo sia giusto dare risposte simboliche, come quella degli arancini, che non hanno raggiunto la nave (e chissà come sarebbero stati accolti, dato che, se preparati secondo la ricetta tradizionale, contengono carne di maiale), ma hanno avuto un’indubbia visibilità mediatica come simbolo di accoglienza.
Minacce o arancini? Quale dei due si rivelerà il simbolo più adatto a rappresentare l’Italia di domani?

Anna Segre

(24 agosto 2018)