L’ex rabbino capo d’Inghilterra:
“Corbyn una minaccia per tutti”
Tra le voci ebraiche più influenti della contemporaneità, l’ex rabbino capo d’Inghilterra e del Commonwealth Jonathan Sacks ha da sempre il pregio della chiarezza. Per molte settimane ha letto, ascoltato, preso nota. Non ha interferito con le istituzioni ebraiche del suo paese, che da tempo denunciano la deriva antisionista e antiebraica di Jeremy Corbyn. Nelle scorse ore, senza mezzi termini, in una intervista con la storica rivista espressione della sinistra New Statesman, il rav ha definito il leader del partito laburista “un antisemita”.
Interventi rancorosi contro Israele e il mondo ebraico che sembrano linfa quotidiana del suo impegno politico, ma anche la diffusione di imbarazzanti fotografie e video che dal recente passato svelano Corbyn una volta intento a rendere omaggio ai terroristi palestinesi che colpirono la squadra israeliana ai Giochi di Monaco ’72, a strizzare l’occhio al Movimento Bds che punta all’estromissione di Israele dal mondo accademico e dal commercio internazionale, a mettere in dubbio la piena aderenza degli ebrei inglesi ai valori della società in cui vivono e di cui sono ormai da vari secoli protagonisti.
Corbyn, ha affermato il rav Sacks, “sostiene razzisti, terroristi e propagatori di odio che vogliono uccidere cittadini ebrei e cancellare Israele dalla mappa”. E lo starebbe facendo, sostiene, con modalità comunicative già viste e che in passato hanno avuto terribili conseguenze. “Quando sostiene che, per quanto a lungo siano vissuti qui, gli ebrei non sono completamente britannici, sta usando il linguaggio dell’antisemitismo classico dell’Europa che si avviava al secondo conflitto mondiale. Quando gli si chiede di confrontarsi con questi fatti, prima nega, poi sostiene che sia tutto un equivoco, quindi cerca di passare oltre. È un atteggiamento disonesto e pericoloso. Corbyn – sottolinea l’ex rabbino capo – ha legittimato l’espressione pubblica dell’odio”.
Il suo ruolo pubblico, prosegue, appare ancora più inquietante se messo in relazione con il fatto che ancora oggi, in Europa, “accade che cittadini ebrei siano uccisi per il solo fatto di esserlo”. Ecco perché, ha affermato, gli ebrei inglesi “si sentono minacciati da Corbyn e dai suoi sostenitori”.
Conclude il rav: “Da secoli gli ebrei hanno offerto il loro contributo a ogni aspetto della nostra vita nazionale. Conosciamo la nostra storia meglio di Corbyn e abbiamo imparato che l’odio che inizia con gli ebrei non finisce mai con gli ebrei. L’odio che Corbyn ha scelto di abbracciare contamina le istituzioni e svilisce il paese che amiamo”.
(29 agosto 2018)