Ticketless – Scarabocchi
L’appuntamento è a Novara. Scarabocchi. Il mio primo festival, dal 21 al 23 settembre, preceduto dal programma per le scuole il 20 e 21 settembre. Ci saranno seminari, workshop, lezioni, laboratori, eventi per bambini e adulti. Ne dà notizia l’amico Marco Belpoliti. Secondo Ernst H. Gombrich è stata la rivoluzione estetica avvenuta nel XX secolo a stabilire un nesso fra la psicoanalisi e i disegni per gli scarabocchi, per le scritture non normative: «Tale rivoluzione, di cui sono state protagoniste le avanguardie artistiche, ci indurrebbe a rivalutare l’arte dei bambini e quella dei profani, e persino i disegni dei malati di mente e degli psicotici». Lombroso docet, ne ho parlato in un Ticketless di qualche settimana fa: un giorno, mi auguro, il festival di Novara potrebbe aprire una finestra sui reperti del Museo Lombroso e tentare una sinergia. Scarabocchiare un foglietto durante una telefonata o una conversazione noiosa è un’attività diversiva, che non occupa la mente, che sfugge alla concentrazione e può riguardare ogni arrività umana, anche la preghiera. Un’attività diversiva praticata spesso in campo ebraico a giudicare dal numero impressionante di ghirigori, pupazzi, folletti o semplici ornamenti decorativi, sbarrette spirali, cerchi concentrici, silhouettes più o meno caricaturali, che affollano i libri di preghiera antichi: il mondo ebraico dovrà decidersi un giorno a metterli in mostra.
Alberto Cavaglion
(29 agosto 2018)