Analisi scorretta – Esagerazioni

anselmo calòSul Corriere della Sera degli scorsi giorni si dà conto di una ricerca dell’Istituto Cattaneo secondo la quale in Europa gli italiani sono quelli che hanno la percezione più lontana dalla realtà rispetto alla presenza degli immigrati.
In Italia, secondo dati recenti, gli immigrati provenienti da Paesi extra UE sono il 7% della popolazione, in linea con l’intera Unione (7,2%), ma la percezione del loro numero è decisamente maggiore. Mediamente gli europei considerano che gli immigrati presenti nell’Unione siano il 16,7% della popolazione. Oltre il doppio della presenza reale.
Questa deformazione della realtà nella percezione degli italiani, secondo lo studio dell’Istituto Cattaneo, è la più alta tra i Paesi Europei. Gli italiani stimano che gli immigrati extracomunitari presenti nella penisola siano il 25% della popolazione, quasi quattro volte il numero reale.
La percezione delle minoranze nel nostro Paese è sempre stata oltre la realtà. Spesso discutendo con non ebrei li sorprendiamo rivelando loro che gli ebrei in Italia sono meno di 50.000 e solo la metà iscritti alle Comunità?
Secondo questo studio, «l’errata stima sulla presenza di immigrati potrebbe derivare anche da pregiudizi – radicati negli elettori – che ne condizionano ex ante ogni valutazione» del resto sembra evidente che «all’aumentare dell’ostilità verso gli immigrati aumenta anche l’errore nella valutazione sulla presenza di immigrati». Tuttavia, continuano i ricercatori dell’istituto Cattaneo «l’errore percettivo in riferimento al fenomeno migratorio non deriva soltanto da un problema di poca o scarsa informazione, bensì da diverse visioni del mondo che inevitabilmente ne condizionano l’osservazione».
Questa valutazione è evidenziata in alcune tabelle: tra gli elettori che si dichiarano di centro destra la percezione è molto più alta rispetto a coloro che si definiscono di sinistra (per i primi gli immigrati sono il 32,4% della popolazione mentre per i secondi sono il 18%)
Il dato più sorprendente, ma non per noi, che ne abbiamo avuto spesso diretta esperienza, è che nel Meridione, dove gli immigrati sono il 4% della popolazione, la percezione dei cittadini aumenta di quasi 7 volte il loro reale numero.
Del resto quante volte abbiamo dovuto constatare un sentimento antisemita anche dove la presenza ebraica è scarsa o nulla? Da cosa deriverà tanta esagerazione?

Anselmo Calò

(3 settembre 2018)