Fondazione Beni Culturali Ebraici,
lanciato il nuovo sito web
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Un nuovo strumento di informazione sul patrimonio culturale ebraico del Paese, frutto di una sostanziale trasformazione del sito “Luoghi Imperdibili” online dal 2015. È in rete da qualche ora il nuovo sito della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia, arricchito di foto e con un nuovo aspetto anche dal punto di vista tecnologico, presentando ora il patrimonio culturale ebraico in Italia in modalità georeferenziata e multimediale.
L’utente potrà quindi, anche da smartphone, navigare, ricercando tramite keyword o direttamente su mappa Sinagoghe, musei, quartieri e memoriali, e avere su ognuno di essi informazioni, fotografie e video, oltre che calcolare il percorso per raggiungerli e scoprire chi contattare in loco per organizzare una visita.
Il sito, riferisce la Fondazione, rende inoltre disponibili altre modalità di navigazione, venendo così incontro a ogni tipo di esigenza di chi vuole scoprire questo straordinario patrimonio. È infatti possibile percorrere il sito per tipologie di interesse, per località e anche seguendo gli itinerari che la redazione sta appositamente ideando.
A chi volesse viaggiare alla scoperta dei beni culturali ebraici in Italia basterà così un clic per avere informazioni e per un piccolo assaggio multimediale, anche attraverso i virtual tour realizzati dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Tra i siti posti all’attenzione dei visitatori non solo i numerosi musei, sinagoghe, quartieri e cimiteri ebraici, ma anche esercizi commerciali, come hotel e ristoranti casher. I testi esplicativi, spiega lo staff della Fondazione, sono sintetici per facilitare la consultazione del portale comunque ancora in work in progress.
A supporto della Fondazione il lavoro dalle singole Comunità ebraiche che hanno partecipato alla realizzazione delle schede informative, fornendo iconografia, fotografie e testi. Il numeroso materiale fotografico raccolto, che sarà solo in parte inserito nel sito, potrà costituire il nucleo di un futuro archivio fotografico della Fondazione stessa.
Il lavoro è stato svolto con il coordinamento scientifico della vicepresidente della Fondazione Annie Sacerdoti, la consulenza dell’architetto Baruch Lampronti e realizzato tecnicamente dall’azienda Frankenstein. Un contributo è arrivato anche dalla Fondazione Ebraica Marchese Cav. Guglielmo De Lévy.
(3 settembre 2018)