Il rettore: “Riconoscimento doveroso”
“Abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto oltre un anno fa. Pensando che Pisa, dove fu firmato il primo decreto, ma anche la quasi totalità dei successivi, avesse il dovere morale di ricordare questo infausto giorno” spiega a Pagine Ebraiche il rettore Paolo Mancarella (nell’immagine), ordinario di Informatica dell’ateneo. “Nella nostra università, peraltro, furono espulsi, in conseguenza di quelle norme, venti docenti e oltre duecentocinquanta studenti. L’Accademia italiana, fin dalla firma del giuramento di fedeltà al fascismo proposto da Gentile nel 1931 – riflette il rettore – aveva mostrato un’acquiescenza quasi totale alle scelte del regime per arrivare a questa, ultima e terribile”. La consapevolezza di questo, aggiunge Mancarella, “è presente e diffusa”. Ed è per tale motivo che in tempi rapidi “hanno aderito alla nostra proposta le altre Scuole pisane, la Regione e gli altri atenei toscani fino alla Conferenza dei rettori di tutte le università italiane che saranno presenti il 20 settembre per la ‘Cerimonia del ricordo e delle scuse’ in cui tutti i rappresentati di tutta l’Accademia italiana offriranno agli esponenti delle Comunità ebraiche un riconoscimento morale per quanto accaduto”. Per motivi di capienza e di sicurezza la cerimonia sarà a numero chiuso. Ma in città, anticipa il rettore, “saranno organizzati luoghi che renderanno possibile assistere collettivamente alla cerimonia che verrà trasmessa in streaming e quindi visibile in ogni angolo del mondo”.
Spiega Davide Guadagni, che del rettore è portavoce e che è curatore del fitto programma di iniziative dell’ateneo pisano per gli 80 anni dalla promulgazione delle leggi antiebraiche: “Abbiamo iniziato a lavorarci un anno fa. Nostra intenzione è sempre stata quella di creare un importante momento di Memoria, rivolto in particolare alle nuove generazioni. Verranno ad esempio organizzate conferenze e iniziative nelle scuole, che proseguiranno anche per tutto il 2019”. Tre invece le mostre che saranno inaugurate il 5 settembre, anniversario della firma a San Rossore. Nella tenuta stessa sarà-ospitata “1938-La storia”, a cura della Fondazione Museo della Shoah di Roma con la collaborazione dell’Ente Parco. A Palazzo Vitelli “I giovani e la Shoah”, proposta dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Al Giardino Scotto, realizzata da Istoreco, “Ebrei in Toscana XX-XI secolo”. Mentre nel giorno della cerimonia delle scuse avrà luogo un convegno internazionale di altissimo profilo per riflettere su quei fatti e la lezione che è possibile trarne. “La parola ‘riconoscimento’ pre- vale sulla parole ‘scuse’, anche in ragione della sua natura polisemica. Riconoscimento di un gravissimo errore, che investe l’università. Ma anche riconoscimento del grande contributo che gli ebrei italiani hanno sempre offerto al paese”. Un’occasione, inoltre, per rilanciare la vocazione a imprescindibile luogo di Memoria nazionale della tenuta di San Rossore. Un luogo che molti pisani hanno nel cuore, anche per la bellezza naturalistica che lo contraddistingue. Ma di cui in tanti ignorano ancora oggi le vicende che lo videro suo malgrado protagonista in quella fine estate del 1938 in cui fu sancita l’infamia.
Pagine Ebraiche settembre 2018
(3 settembre 2018)