…diritti

Vale la pena di risentirli i testimoni, molti dei quali ormai scomparsi. I bambini ebrei espulsi dalla scuola pubblica nel settembre 1938, quelli che riuscirono a sopravvivere agli anni della persecuzione hanno fatto nella vita tante cose diverse: chi insegnante, chi medico, chi casalinga, chi manager, chi commerciante e artigiano. Nel sentire i loro ricordi e vederli raccontare e discutere fra loro in questo bel video del 2011 conservato all’IVESER di Venezia, li possiamo re-immaginare bambini.

Colpiti nel diritto a un’infanzia spensierata, eppure capaci di trasformare un’esperienza di persecuzione in un momento di costruzione e resilienza. Si sa che i bambini hanno infinite risorse interiori e capacità di adattarsi a situazioni anche molto difficili. Quando si ha poi la fortuna di risentire i loro racconti, come in questo caso, si riesce a cogliere la grande capacità che è propria di noi umani di riproporre i bambini che eravamo, e di riderne. Si chiamano Robi, Lia, Leo, Franca, Marco, Vittorio e Stella, parlano e raccontano del loro essere bambini perseguitati, e chiedono con le loro parole agli adulti di oggi (magari loro nipoti) di rispettare i bambini di oggi nel loro diritto all’istruzione e a un’infanzia serena.

Gadi Luzzatto Voghera, Direttore Fondazione CDEC

(7 settembre 2018)