Bilancio sociale 9
Rispetto dei diritti, sfida attuale
I mesi alle spalle sono stati caratterizzati da un forte impegno pubblico dell’Unione in difesa dei valori che sono patrimonio inalienabile di una società progredita come quella italiana. E quindi rispetto della dignità umana, delle diversità, della legalità.
Tra i principali motivi di preoccupazione l’annuncio in giugno dal ministero dell’Interno Matteo Salvini, che si è detto favorevole a un censimento specifico della popolazione rom. Iniziativa che, ha sottolineato la Giunta UCEI in una nota, preoccupa e risveglia ricordi di leggi e misure razziste di appena 80 anni fa e tristemente sempre più dimenticati.
“Non c’è ricerca del consenso – ha sottolineato la Giunta – non c’è ansia di ordine pubblico che giustifichi la proposta inquietante di enucleare specifiche categorie sociali di cittadini, di censirli e di sottoporli a speciali politiche di sicurezza solo a loro riservate. La sicurezza è la sicurezza di tutti e per tutti, il rispetto dell’ordine pubblico riguarda tutti i cittadini, ogni eventuale violazione di legge mette in gioco le nostre responsabilità in quanto cittadini, e non certo in quanto rom o in quanto appartenenti ad altra minoranza, tutte facenti parte del nostro tessuto sociale”.
Campanello d’allarme che è risuonato più volte questa estate. Come quando il ministro per la famiglia Lorenzo Fontana si è detto favorevole all’abolizione della Legge Mancino, ancora oggi un presidio nella lotta all’odio e a ogni forma di razzismo. O come quando esponenti di istituzioni locali e regionali hanno preso parte a festival di chiara ispirazione neofascista. Forte, in ciascuna di queste circostanze, si è sentita la voce dell’Unione.
Si è chiesta la Presidente UCEI Noemi Di Segni in occasione dell’80esimo anniversario dalla pubblicazione della rivista fascista La difesa della razza: “Quanto si è radicato nella cultura della nostra società, italiana ed europea, il rispetto per il diritto alla vita, della dignità umana, dell’uguaglianza degli esseri umani non solo dinanzi alla legge ma anche dinanzi agli uomini? Alla luce di quanto viviamo oggi, con il crescente manifestarsi di atti di intolleranza razziale, odio e pericolosa radicalizzazione, purtroppo alimentati e legittimati anche da esponenti delle istituzioni, questo percorso appare incompiuto e ancor più faticoso”.
Una sfida che ha in Liliana Segre, la Testimone della Shoah nominata in gennaio senatrice a vita dal presidente Mattarella, un imprescindibile punto di riferimento. “Mi rifiuto di pensare che la nostra civiltà democratica possa essere sporcata da leggi speciali contro i popoli nomadi. Se dovesse accadere mi opporrò con tutte le energie che mi restano” ha detto nel suo primo intervento in aula.
Parole cui hanno fatto seguito impegni concreti. Ha avuto infatti il fondamentale sostegno della senatrice l’istituzione in luglio di una Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, nata su iniziativa di Emma Bonino. Nell’occasione Segre, che ha anche proposto l’istituzione di una Commissione parlamentare contro il razzismo, ha commentato: “È necessario mettersi subito al lavoro, perché il rischio del ritorno all’umanità dei tempi bui, come diceva Hannah Arendt, è sempre dietro l’angolo. Questo strumento ci ricorda come il decennio più lungo del Novecento, quello che ha traghettato il nostro Paese dalla tempesta dell’indicibile all’età dei diritti, non sia ancora concluso”. L’attuazione della Costituzione, ha poi osservato la Testimone, “è un dovere politico e morale”. A settant’anni dall’entrata in vigore della Carta e in vista della prossima celebrazione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il suo pensiero è che “finché la nostra Costituzione non avrà piena attuazione, quel decennio nefasto si aggirerà sopra le nostre coscienze a ricordare che l’idea di umanità, tipica dell’illuminismo, a volte ha trovato collocazione non solo nell’orrore dei totalitarismi, ma potrebbe ancora germogliare erba maligna nell’indifferenza del terzo millennio”.
Pagine Ebraiche settembre 2018
(23 settembre 2018)