A Genova la festa della scienza
Israele ospite d’onore

Undici giorni di conferenze, laboratori, mostre, spettacoli ed eventi speciali dedicati a visitatori di ogni fascia d’età e livello di conoscenza. Tema portante: i cambiamenti.
Dal 25 ottobre al 4 novembre torna a Genova l’appuntamento con il Festival della Scienza, giunto quest’anno alla sedicesima edizione e con ospite d’onore lo Stato di Israele. Un invito che mette al centro le eccellenze dello Stato ebraico in questo campo e la proficua collaborazione realizzata nel corso degli anni con l’Italia. Il paese ospite, viene sottolineato, “ha fatto del cambiamento la sua missione”.
Il fitto programma del Festival è stato svelato nelle scorse ore nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella Sala Marconi della Sede Centrale del CNR a Roma, con gli interventi tra gli altri del presidente dell’Associazione Festival della Scienza Marco Pallavicini, del presidente del Consiglio Scientifico Alberto Diaspro, del presidente del Comitato di Programmazione Giovanni De Simone e del Consigliere per gli affari pubblici dell’Ambasciata israeliana Ariel Bercovich. Erano inoltre presenti, tra gli altri, l’assessore regionale Ilaria Cavo e l’assessore comunale Barbara Grosso.
Al Festival, hanno annunciato gli organizzatori, si parlerà di big science, ma anche di come la scienza può e deve contribuire a cambiare e favorire i rapporti tra le diverse culture. Tra gli argomenti centrali dell’edizione 2018 anche le nuove frontiere della medicina, i cambiamenti climatici e la sostenibilità globale. Uno spazio speciale sarà dedicato alla tecnologia, intesa come driver fondamentale per il cambiamento e il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità.
A Israele sarà dedicato un significativo allestimento nella sede di Palazzo della Borsa, con mostre fotografiche e laboratori. Saranno due, è stato spiegato, le mostre fotografiche che racconteranno l’eccellenza scientifica del Paese: The Innovators Way, a cura della Hebrew University di Gerusalemme, e Scoperte e sviluppi israeliani che hanno influenzato il mondo, a cura del Science and Technology Ministry.
In questa cornice si inseriranno i laboratori per le scuole e le famiglie ideati dal Bloomfield Museum di Gerusalemme (Parola d’ordine: costruire! e MakeDo: l’arte di costruire) e dal Davidson Institute for Science and Technology (Enigmi scientifici in 3D e Auto boomerang, in azione!). Iniziative che, sottolinea l’organizzazione, “portano avanti da anni con estremo rigore e originalità la missione di divulgazione e disseminazione della scienza”. Laboratori per tutti, quindi, anche per i più piccoli, “che metteranno in gioco con attività di tinkering le abilità manuali e creative del pubblico, permettendo di arrivare alla scienza attraverso percorsi originali e inaspettati.” A questo si aggiungerà la proposta di un ricco ciclo di conferenze con scienziati israeliani provenienti dalle principali università e istituti scientifici d’eccellenza, nonché da ambiti disciplinari molto diversi: dall’astrofisica alla cyber security, dalla chimica alle neuroscienze.

(4 ottobre 2018)