Monteriggioni, ingiustizia sanata

Non ci sono precedenti nella toponomastica nazionale. Per la prima volta in Italia l’originale denominazione di una piazza o via modificata in seguito all’entrata in vigore delle Leggi razziste è stata ripristinata.
È accaduto a Strove, frazione del Comune senese di Monteriggioni, dove tutta una comunità si è ritrovata a festeggiare la reintitolazione dello spazio pubblico a un suo benefattore ebreo sradicato (anche se mai dimenticato) dalla storia locale.
Da venerdì scorso piazza Giuseppe Uzielli è tornato ad essere al centro di Strove, per l’iniziativa del pronipote Jacopo Viterbo e dell’amministrazione comunale che ha entusiasticamente accolto la sua proposta.
In tanti ieri si sono stretti alla famiglia Viterbo – a Jacopo, naturalmente; ma anche ad Emanuele, il padre, segretario della Comunità ebraica fiorentina; e a Lionella, la nonna, memoria storica delle vicende dell’ebraismo toscano.
L’hanno testimoniato le parole cariche di significato di Raffaella Senesi, la sindaca di Monteriggioni, che fortemente ha voluto questa reintitolazione; ma anche quelle dello storico Michele Sarfatti, che ha dato conferma dell’unicità di questa iniziativa nel panorama italiano, e della presidente della Comunità ebraica fiorentina Daniela Misul, che si è detta commossa per l’intensa partecipazione della cittadinanza. “Una giornata – afferma – che sarà difficile dimenticare”.

(7 ottobre 2018)