Dall’Italia a Israele, la sfida
di ripensare l’educazione

In una società che cambia velocemente, il tema della scelta di quali sistemi educativi adottare è centrale per il futuro. Cosa insegnare e come farlo, sono domande chiave a cui è difficile dare una risposta univoca e su cui rifletteranno questa sera (ore 18.00) a Palazzo Reale di Milano diversi esperti israeliani ed italiani, protagonisti del convegno “Le sfide educative del XXI secolo a confronto tra Italia e Israele”. Un evento organizzato dall’Associazione Italia e Israele di Milano e coordinato da David Meghnagi, direttore del Master di Didattica della Shoah dell’Università Roma Tre. “Nella tradizione ebraica, l’obbligo di insegnare ai ragazzi a leggere e a scrivere nasce in primo luogo da esigenze religiose. – sottolinea Meghnagi, presentando il convegno – Si impara a leggere e a scrivere per poter studiare i testi sacri. Tutto questo nell’antichità, quando la scrittura era appannaggio di pochi, aveva dei costi per la collettività e per la famiglia molto alti. Dal punto di vista meramente utilitaristico, la scelta fatta dall’Ebraismo poteva sembrare un assurdo. In un’epoca in cui a malapena le masse avevano da mangiare e per vestirsi, bisognava apprendere a leggere e a scrivere per partecipare alla vita religiosa della comunità”.
Tra i protagonisti dell’incontro – che sarà aperto dai saluti di monsignor Pierfrancesco Fumagalli, presidente dell’Associazione Italia Israele di Milano – Dalit Stauber, già direttore generale per il ministero dell’Educazione israeliano (Il sistema educativo israeliano, sfide e riforme attuali); il professore emerito del Politecnico di Torino Raffaello Levi (Come, cosa insegnare. Un interrogativo ricorrente nelle scuole di ingegneria); Shalva Weil (Multiculturalismo nell’educazione, con riferimento ai diversi gruppi etnici in Israele e la loro integrazione nel sistema educativo), ricercatrice al Research Institute of Innovation in Education presso la Hebrew University di Gerusalemme; Milena Santerini (Sfide educative, nuova cittadinanza e cultura del web), professore ordinario di Pedagogia presso Università cattolica del S. Cuore di Milano; Umberto Margiotta, docente di Pedagogia, all’Università degli studi di Venezia Ca’ Foscari e Lorenzo De Rita, A mani nude e controvento, docente presso il Politecnico di Torino.