Luce…
E disse D-o: Sia (e sarà) Luce! E luce fu. (Genesi 1, 3)
E disse D-o: Ci sia luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni. (Genesi 1, 14)
Rashi: Ci sia luci ecc. – le luci (indistinte) sono state già create nel primo giorno, ma nel quarto giorno comandò a loro di posizionarsi nel firmamento. Così è per tutte le cose che esistono nel cielo e nella terra: sono state create tutte nel primo giorno. Successivamente una ad una sono state differenziate e posizionate nel giorno specifico in cui è stato stabilito. Per questo è scritto: “All’inizio della prima formazione del mondo D-o creò ogni cosa assieme al cielo e ogni cosa assieme alla terra” (Genesi 1, 1), per includere ogni cosa che è nel cielo e ogni cosa che è sulla terra.
Ma cosa significa? Perché non dire semplicemente che i “luminari” sono stati creati nel quarto giorno?
Tuttavia, se affermiamo che le luci sono state create nel quarto giorno, come interpretiamo il verso “Sia luce! E luce fu.” (Genesi 1, 3)?
Per quale motivo nel nostro verso è scritto “ci sia luci nel firmamento”, con un singolare e un plurale?
Da qui impariamo che la Luce indistinta e primordiale è stata creata nel primo giorno e soltanto successivamente viene distinta e limitata in forme differenti. Ci sia luci nel firmamento – nel nostro verso “ci sia” è al singolare (come in Genesi 1, 3), ma “luci” è al plurale. Come dire: la luce (singolare) primordiale indifferenziata si concretizzi e si di forma nei vari luminari (plurale).
L’atto creativo primordiale è indistinto, indifferenziato. Soltanto successivamente si evolve, si differenzia e si concretizza in forme differenti.
Secondo i nostri Maestri, per creare il mondo, l’Ein-Sof, l’Infinito, l’Eterno (l’Eternità, il Nulla), procede, se possiamo esprimerci così, a uno Tzimtzum, a una “contrazione” in Se stesso. Effettua una “ritrazione” in Se stesso, di Se stesso, per dare un luogo, in un “punto”, uno “spazio esistenziale” all’universo. Questi limiti impediscono all’universo di “dissolversi” nell’Ein-Sof. L’universo può avere così una “realtà” propria. Pertanto “D-o è il Luogo del mondo, Lui di cui il mondo non è il luogo”. “Tutto è in D-o, D-o è in tutto”. “Ma tutto non è D-o”. Il “punto sferico vuoto” prodotto dalla “auto-limitazione” di D-o, non è un vero vuoto ma è semplicemente un “punto privo della Sua Sostanza”. Lo spazio, reso libero in “un punto” per contenere l’universo, non è lasciato “vuoto” perché “non c’è luogo vuoto di Lui”. Al suo interno rimangono “tracce della luce”, dell’energia originaria, affinché l’universo possa nascere, vivere e sussistere. L’Ein-Sof ha reso presente in questo “spazio vuoto” la sua “luce”, la sua potenza creatrice. Questa “luce”, questa energia, si espande nei Kelim, nei “vasi” creati per captarla, ma che non possono contenerla, non possono resistere integri alla sua potenza. E’ cosi che si produce una “violenta esplosione”, una “rottura dei vasi”. I loro frammenti si spandono nell’universo, si sparpagliano portando con sé, dentro di loro, “scintille della luce primordiale”. Le scintille di energia divina restano “imprigionate” di questi frantumi di materia, in queste “scorze”, lontano dalla loro fonte divina, “in esilio”. La Shechinah, la Presenza Divina immanente, è così separata della luce originaria, nell’oscurità dell’esilio materiale. La Presenza Divina è nello stesso tempo trascendente e immanente. Se D-o è separato dal mondo, è anche in esso.
La teoria del Big Bang ci offre interessanti parallelismi: l’Universo si sarebbe formato a partire da “un punto nel nulla”, una “Singolarità”. Il Big Bang sarebbe stato, per così dire, un “primo punto di luce indistinta e indifferenziata, energia pura”. Esisterebbero infatti tracce fisiche di resti di questo “punto di energia primordiale”. Questa “sfera di luce” sarebbe “la somma” totale di tutta l’energia e di tutta la realtà spazio-tempo che costituiva l’Universo appena formato. Da questo “punto di energia”, tutto il resto si sarebbe poi differenziato.
Paolo Sciunnach, rabbino