…prudenza

Eppur si muove! Quando, nel 2011, fui come molti coinvolto nell’entusiasmo per le rivolte arabe, mi ricordo di un pezzo su queste pagine di Sergio Della Pergola che ricordava i tassi di analfabetismo in Egitto, che già è un Paese arabo avanzato rispetto ad altri. A posteriori, ho pensato che proprio l’assenza di una società civile adeguata ha comportato il sostanziale fallimento di quelle rivolte e costituisce ad oggi il più grande ostacolo per un’emancipazione verso la modernità dei Paesi arabi. Discorso che vale anche per la questione palestinese. Notizie come la recente dichiarazione del Re del Marocco sulla gravità della Shoah, nuove leggi come quella sul matrimonio fatta inTunisia qualche mese fa, l’attivismo (tutto da decifrare) dei Mohammed bin Salman in Arabia Saudita fanno, però, pensare che qualcosa si stia muovendo da quelle parti. Mentre l’Europa arretra, il mondo arabo avanza? Vedremo, come insegna la storia del treno fermo a fianco di quello in movimento, a volte tutto si traduce in un’illusione ottica. Del resto, dopo un mio colpevole entusiasmo, non posso che essere prudente.

Davide Assael, ricercatore