Il destino del reporter saudita,
ucciso perché criticava Riad

rassegnaSecondo fonti del New York Times legate all’intelligence turca, il giornalista saudita Jamal Khashoggi sarebbe stato ucciso all’interno dell’ambasciata di Riad ad Istanbul. Nella ricostruzione del funzionario turco, un commando di 15 sicari sarebbe entrato nell’ambasciata saudita e, dopo aver ucciso il giornalista, lo avrebbe fatto a pezzi per occultarne il cadavere. La fidanzata del dissidente, Hatice Cengiz, ha lanciato un appello: “Imploro Donald Trump e la first lady Melania a far luce su quanto è accaduto”. E il presidente, spiega il Corriere, si è mosso: ha espresso “preoccupazione”, ha annunciato che chiederà spiegazioni a Riad e ha invitato Hatice alla Casa Bianca. Il caso potrebbe avere ripercussioni sulla politica in Medio Oriente degli Stati Uniti: “sia Jared Kushner, genero del presidente e di fatto plenipotenziario per il Medio Oriente, che John Bolton, consigliere per la Sicurezza nazionale, hanno chiamato Mohammed Bin Salman.- sottolinea Repubblica – L’alleanza di ferro che si era stabilita fra Kushner (e di conseguenza Trump) e Mbs è oggi in bilico: con essa l’asse intorno al quale ha girato tutta la politica regionale di Trump, dal piano di pace israelo-palestinese, fino alle mosse aggressive verso l’Iran”.

La Giornata della Cultura ebraica. Spazio su diversi quotidiani alle iniziative in Italia per la Giornata della Cultura ebraica (domenica 14 ottobre) che avrà come città capofila Genova. La città è stata designata capofila prima della tragedia del crollo del Ponte Morandi, ed è stata confermata per lanciare un messaggio positivo, di ripartenza, sottolinea il Secolo XIX. “Dopo la tragedia che ha colpito la nostra città ci siamo confrontati con il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e con il sindaco Marco Bucci — spiega il presidente della Comunità ebraica genovese Ariel Dello Strologo -. Assieme a loro abbiamo deciso di non rinunciare, anche come segno che la città reagisce alla tragedia”. Nel capoluogo ligure, come racconta Repubblica Genova, tra gli eventi ci sarà l’apertura – nelle sale al del Museo ebraico cittadino – della mostra La razza nemica. Propaganda antisemita nazista e fascista. Della Giornata della Cultura ebraica si è parlato anche a Roma, in occasione dei cento anni della Fondazione Marco Besso: “Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) – riporta il Corriere Roma – ha spiegato che lo scopo e di ‘aprire le porte dei luoghi ebraici per far conoscere il patrimonio storico, artistico e architettonico dell’ebraismo europeo’”.

Genova, il ricordo come pietre. “’Non ci sono gradini nel mare, né gradi nel dolore’ , scrive un poeta ebreo che amo particolarmente. E il dolore per la sciagura del Ponte Morandi è davvero stato universale, irradiandosi dal cuore di Genova al resto del Paese e raggiungendo poi, in onde successive, anche terre molto lontane”, scrive sul Secolo XIX la scrittrice e giornalista Lia Levi, che sottolinea come in molti abbiano tributato un ricordo personale alla tragedia del Ponte Morandi e poi spiega che: “Fa parte del rito ebraico l’apposizione, da parte di familiari e amici, di un sasso sulla tomba di una persona scomparsa (ma si usa lasciare anche un sassolino in segno di omaggio sulla sepoltura di uno sconosciuto). Sono sicura che questi singoli e disadorni ricordi siano il sassolino che ciascuno di noi ha voluto appoggiare sul sepolcro di quegli altri noi scomparsi nel baratro di un ponte che si è spezzato”.

La Razzia del 16 ottobre. Presentato ieri alla Casina dei Vallati, con una breve anteprima, il film documentario La Razzia – Roma,16 ottobre 1943 di Ruggero Gabbai, scritto da Marcello Pezzetti e Liliana Picciotto. Il film sarà presentato martedì prossimo sia alla Camera dei deputati che alle 21 come evento speciale di preapertura della Festa del Cinema. “Prodotto dalla Fondazione Museo della Shoah in collaborazione con Rai Cinema, patrocinato da Ucei e Comunità ebraica di Roma, il film – scrive il Messaggero Roma – racconta il rastrellamento del ghetto come mai prima d’ora. Si incrociano infatti le testimonianze inedite raccolte 25 anni fa a cinque sopravvissuti del 16 ottobre”.

Segnalibro. Oggi alle 18, presso la libreria Feltrinelli in via Appia Nuova 427, a Roma, presentazione del libro Il registro. La cacciata degli ebrei dallo Stato italiano nei protocolli della Corte dei Conti 19381943, di Giorgio Fabre e Annalisa Capristo, edizioni II Mulino (Corriere Roma). A Torino (La Stampa) invece lo storico Claudio Vercelli, autore del libro Storia del conflitto israelopalestinese, parlerà alla Fondazione Camis de Fonseca de “Le domande più comuni su Israele” (ore 18.00).

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked