Tifosi razzisti ad Auschwitz,
la lotta educativa del Chelsea

rassegna“Se vieti lo stadio e basta il comportamento non cambierà, invece mandandoli ad Auschwitz avranno la possibilità di capire meglio ciò che hanno fatto e di comportarsi in maniera più civile”. Così Bruce Buck, presidente del Chelsea – squadra della Premier League di proprietà del magnate Roman Abramovic -, spiegando alla stampa il programma ideato per contrastare il comportamento razzista e antisemita di alcuni suoi tifosi (Corriere dello Sport). “Non più una squalifica stile “daspo” fino a tre anni, ma, se lo vorranno, un viaggio all’ex campo di concentramento nazista di Auschwitz, – spiega Repubblica – dove potranno respirare la vergogna dei loro canti contro gli ebrei. La prima spedizione educativa di una manciata di tifosi dei blues ha avuto luogo lo scorso aprile”. Il quotidiano diretto da Mario Calabresi ricorda come l’antisemitismo negli stadi inglesi sia un problema di lunga data e in un editoriale a firma di Maurizio Crosetti si evidenzia la diversa politica applicata dal Chelsea rispetto alla Juventus: “la Juventus, sotto ricatto ultrà da anni, fa ricorso contro la chiusura della curva per razzismo e invece di una giornata ne prende due. Il Chelsea di Roman Abramovich, russo di origini ebraiche, ha in mente di portare i tifosi razzisti ad Auschwitz per rieducarli”, scrive Crosetti, che dipinge un quadro inquietante della situazione degli stadi italiani.

Bologna, i conti con la Storia in università. Dopo la discussione legata alla presenza all’Università di Bologna del busto del rettore Alessandro Ghigi, il Resto del Carlino chiede al presidente della Comunità ebraica bolognese Daniele De Paz la sua opinione: “Nel dibattito in corso si accomuna la figura di Ghigi a quella di un altro rettore, che a differenza sua fu davvero un fanatico ammiratore del fascismo e dei suoi effetti a quel tempo. – afferma De Paz – Sto parlando di Goffredo Coppola, che anzi ritengo fosse più nazista che fascista. Invece bisogna distinguere tra Alessandro Ghigi, che nel 1938 contestò gli articoli violentemente antisemiti di `Camicia nera’ pubblicati dai giornali, e che si tolse dall’elenco dei dieci firmatari del Manifesto della razza, e Goffredo Coppola, che al contrario scrisse feroci lettere in cui domanda quando gli ebrei, studenti e professori compresi, potranno finalmente essere cacciati dalla città e sterminati”. “Penso – aggiunge – che l’università debba riflettere sull’opportunità di onorare una figura come la sua con un ritratto. Credo che il rettore Francesco Ubertini sia d’accordo”.

16 ottobre 1943. Rispondendo a una lettrice che ricorda la tragedia della razzia nazifascista del 16 ottobre 1943, Corrado Augias su Repubblica riflette sulla conservazione della Memoria: “Il tempo non cancella certo i fatti, cancella però le vibrazioni che li hanno accompagnati, la forza delle emozioni che hanno suscitato; i fatti, rimasti nudi, dicono poco a chi ne legge solo su un libro. – afferma Augias – È una delle ragioni per cui, nonostante l’orrore suscitato al loro primo apparire, tornano a ripetersi gli stessi fatti, gli stessi crimini”.

Ospiti sgraditi in Parlamento. L’ambasciatore d’Israele Ofer Sachs ha presentato una dura nota per protestare contro l’audizione alla Commissione Esteri della Camera, di membri di un Istituto di studi iraniano accusato di ispirarsi alle tesi che negano la Shoah. “ll Parlamento italiano simbolo della democrazia del Paese non può ospitare chi promuove idee negazioniste, antisemite e antisioniste”, le parole di Sachs. Un “fatto di una gravità inaudita”, aggiunge la Comunità ebraica romana. “Penso che la commissione Esteri non avrebbe dovuto dare spazio alcuno agli esponenti di una organizzazione iraniana che in passato ha già avuto accenti negazionisti e antisemiti”, ha dichiarato la vicepresidente della Camera Mara Carfagna (Corriere della Sera).

Israele, matrimoni e politica. L’attore Tsachi Halevy, 43 anni, e la giornalista televisiva Lucy Aharish, 37, hanno celebrato in segreto il proprio matrimonio per timore, scrive la stampa israeliana, delle reazioni di possibili estremisti. Halevy, ebreo, e Aharish, musulmana, hanno effettivamente attirato l’attenzione di alcuni esponenti della destra israeliana, scrive il Corriere. Un atteggiamento definito “disgustoso”, da Meirav Ben Ari del partito Kulanu, che fa parte della maggioranza di governo. “In questo giorno la coppia si ricordi solo delle benedizioni e degli auguri”, ha aggiunto Ben Ari.

Veneto e cultura ebraica. Il Corriere del Veneto presenta alcune delle iniziative organizzate dalle Comunità ebraiche venete per la Giornata della Cultura ebraica che si tiene domenica 14. A Venezia ad esempio alle 18.00 andrà in scena lo spettacolo “Amen, Amin, Aman, canti ebraici della dall’antichità ad oggi”, mentre a Padova, l’evento conclusivo della giornata, “Cantastorie ebraiche” con l’ensemble Shirè Miqdash e la voce narrante di Daniele Nigris, si terrà all’auditorium del conservatorio Pollini, alle 20.45.

L’ombra di Corbyn. Il Foglio parla delle preoccupazioni del mondo ebraico d’oltremanica davanti all’ascesa del leader laburista Jeremy Corbyn. “Non vorrei rimanere in Inghilterra e vedere i miei figli vivere in un ambiente ostile agli ebrei”, ha dichiarato al Times, lo storico Simon Sebag Montefiore, interpretando il sentimento di una parte della comunità. “Non conosco altre occasioni in questi 362 anni in cui gli ebrei – la maggior parte della nostra comunità – si sono chiesti: questo paese è sicuro per allevare i nostri figli?”, ha dichiarato alla BBC rav Jonathan Sacks, ex rabbino capo di Gran Bretagna.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked