La Giornata a Roma
“Parole, usiamole bene”

“Le parole sono come pietre, hanno un peso e bisogna sempre usarle nella maniera giusta. È una riflessione che abbiamo posto al centro di questa ricca Giornata di appuntamenti”.
Giorgia Calò, assessore alla Cultura della Comunità ebraica romana, si dice più che soddisfatta di queste prime ore di incontri, inaugurazioni, mostre.
Il via alla Giornata con una lezione su “Sefer: lettere e visioni” di Yarona Pinhas, coadiuvata da una installazione con disegni di Letizia Ardillo. E quindi l’inaugurazione di due mostre: la prima, al Palazzo della Cultura, dedicata alle origini ebraiche di Corto Maltese e curata dal professore Samuele Rocca. Quindi, al Museo ebraico, l’apertura di “Sefardim”, dedicata invece ai codici spagnoli della Comunità ebraica.
“In poche ore siamo già a oltre 500 presenze” sottolinea l’assessore Calò a proposito di Sefardim, frutto di una ampia collaborazione e inaugurata con le parole della presidente della Comunità Ruth Dureghello, del direttore del dipartimento Beni e Attività Culturali Claudio Procaccia, della direttrice del Museo Olga Melasecchi e della direttrice del Centro di cultura ebraica Miriam Haiun.
“Tre eventi diversi, ma che hanno saputo esercitare un forte richiamo. Con tanti volti nuovi tra il pubblico, oltre agli affezionati che ogni anno ci seguono” commenta Calò.
Dei codici spagnoli si parlerà anche nel pomeriggio, nel corso di un incontro alle 16 cui interverrà tra gli altri il rabbino capo rav Riccardo Di Segni e che sarà preceduto dalla donazione di tre opere realizzate dall’artista bresciano Francesco Medici. Tre gli appuntamenti al Palazzo della Cultura: il primo alle 18, dedicato alla cucina ebraica, con ospite tra gli altri la chef Laura Ravaioli. Quindi, alle 19, “Archive of the future”. E cioè la proiezione di interviste a sei famosi autori israeliani del ’48 a cura di Noa Karavan e Smadar Timor. Alle 21 concerto “Canterò per il re” con la voce di Evelina Meghnagi.

(14 ottobre 2018)