2019, un anno di grandi progetti per valorizzare l’Italia ebraica
“Il 2019 sarà un anno di prosecuzione di significativi progetti di carattere strutturale avviati dal Consiglio nel 2018 e in anni precedenti, per giungere a una mappatura dell’ingente patrimonio culturale ebraico del Paese e per garantirne la migliore fruibilità da parte di studiosi, di visitatori e di tutti i moltissimi interessati, in Italia e all’estero”. È quanto sottolinea il board della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia in un documento che racchiude le linee programmatiche dell’ente per il prossimo anno: la catalogazione del patrimonio, la schedatura dei volumi ebraici antichi delle Comunità, il nuovo sito sui beni culturali ebraici nelle diverse località, progetti di restauro e valorizzazione di cimiteri, catacombe e arredi sacri, una mostra di grande richiamo agli Uffizi, la promozione di attività di ricerca e di pubblicazioni, alcuni degli obiettivi messi in agenda dalla Fondazione che sottolinea come “per ottenere risultati apprezzabili sarà indispensabile attivare una sempre maggiore sinergia con le Istituzioni pubbliche e dell’Ebraismo italiano, dal MiBAC all’UCEI, al MEIS, al CDEC”.
Nel corso del prossimo anno il lavoro, iniziato nel 2014, relativo all’aggiornamento della catalogazione del patrimonio culturale ebraico (destinato in prospettiva a dare vita a un vero e proprio Centro del Catalogo, da collocare presso il MEIS a Ferrara), vedrà il proseguimento del lavoro di sei giovani schedatori che operano sotto la guida di membri del Consiglio esperti nella materia e di un Comitato Scientifico che revisiona il lavoro svolto.
Nel corso del 2018 è stato inoltre lanciato online il nuovo portale www.visitjewishitaly.it, strumento di informazione sul patrimonio culturale ebraico del Paese, frutto di una sostanziale trasformazione del sito “Luoghi Imperdibili”, online a partire dal 2015. “Il nuovo sito – spiegano dalla Fondazione – si è arricchito di foto e ha cambiato completamente il proprio aspetto, anche dal punto di vista tecnologico, presentando ora il patrimonio culturale ebraico in Italia in modalità georeferenziata e multimediale”. Nel 2019 l’intenzione è di implementare ulteriormente il sito, con l’inserimento di nuove località lasciate, grazie alla collaborazione con l’architetto Baruch Lampronti, curatore dei testi sin dalle prime fasi del progetto.
Altra iniziativa verso il completamento, il progetto avviato quest’anno sulla valorizzazione delle catacombe di Venosa, attraverso un programma di ricerche, svolto sotto la direzione scientifica del professor Giancarlo Lacerenza e con il sostegno dell’Associazione Daniela Di Castro, che condurrà alla realizzazione di una guida di tali beni, e, più in generale, a una migliore fruizione degli stessi, nell’ambito della costruzione di un itinerario turistico nella Basilicata, in collaborazione con le Istituzioni e le realtà associative del territorio.
Anche i restauri saranno uno degli elementi caratterizzanti l’attività della Fondazione per il 2019, in collaborazione con le Comunità proprietarie dei beni culturali che necessitano di appositi interventi. Verrà ad esempio sviluppato il programma di restauro e valorizzazione dell’antico Cimitero di Gorizia (Valdirose), con la collaborazione dell’architetto Andrea Morpurgo, mentre verrà proseguita la collaborazione con l’UCEI per il progetto del Comune di Agira, in Sicilia, teso al recupero dell’Aron e al restauro dell’ex-Sinagoga, nonché, più in generale, per fornire un supporto tecnico e storico-architettonico alle tante emergenze e riscoperte dei beni culturali ebraici del Sud del Paese.
L’evento di maggiore impegno e importanza, spiega il Consiglio, è rappresentato dalla mostra, in corso di predisposizione, sui tessuti ebraici italiani, che inaugurerà nel giugno 2019 agli Uffizi, in collaborazione con il Museo Ebraico di Roma e la prestigiosa Istituzione museale fiorentina.
Particolare attenzione nel prossimo anno verrà dedicata al tema degli Archivi e delle Biblioteche presenti nelle diverse Comunità ebraiche.
L’UCEI ha ottenuto dalla Rothschild Foundation (Hanadiv) Europe un contributo per un progetto pilota, promosso in partnership con la Fondazione e con il CDEC, di catalogazione di libri antichi ebraici di alcune Comunità: Firenze, Genova, Milano, Roma e Torino.
Il progetto, svolto in collaborazione con la National Library of Israel e la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, è iniziato a ottobre 2018, con il coinvolgimento di giovani schedatori e fotografi, nonché della Segretaria della Fondazione in qualità di project manager, e terminerà nella primavera del 2019 con la catalogazione di oltre 2.000 volumi.
Se il progetto pilota avrà esito positivo, la Rothschild Foundation potrebbe sostenere un programma triennale, che permetterà di sviluppare il lavoro di catalogazione dei volumi antichi presenti in tutte le Comunità.
Sulla base dei positivi risultati conseguiti negli scorsi anni con l’affidamento di incarichi di ricerca a giovani studiosi, per il 2019 si intende rinnovare il bando per la concessione di una o più borse di ricerca che consentano di far progredire gli studi relativi al patrimonio culturale ebraico in Italia.
I progetti che risulteranno vincitori del bando otterranno un premio in denaro e la eventuale pubblicazione del lavoro in un numero monografico della Rassegna Mensile di Israel o di altra casa editrice di settore interessata al progetto.
Verranno inoltre promossi, anche in collaborazione con qualificati Enti culturali e accademici, convegni di studio e pubblicazioni scientifiche sul patrimonio culturale.
Particolare attenzione verrà riservata a una sempre più efficace attività di assistenza e consulenza alle Comunità nelle loro esigenze di conservazione, di restauro e di valorizzazione del proprio patrimonio, nonché di accesso alle diverse fonti di finanziamento per tali obiettivi, pubbliche e private, a livello nazionale, europeo e internazionale.