Informazione – International Edition
“Unità risposta all’odio”

Screen Shot 2018-10-29 at 14.46.42L’Italia ebraica e non si stringe ai familiari delle vittime dell’attentato id Pittsburgh dopo la tragedia che ha colpito la sinagoga Tree of Life. Ad aprire l’edizione internazionale di Pagine Ebraiche sono i messaggi di solidarietà e condoglianza della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e dell’ambasciatore Sandro De Bernardin, che guida l’International Holocaust Remembrance Alliance. “Il livello di odio rivolto contro il popolo ebraico da millenni, secoli e decenni non è mai cessato e ieri è entrato in un luogo di santità e preghiere. Questo orribile atto, il più terribile nella storia della presenza ebraica negli Stati Uniti, richiama tutti noi a rimanere uniti e continuare in tutti gli sforzi educativi in cui ci impegniamo ogni giorni, convinti che tutte le voci necessitino di farsi sentire in modo forte e chiaro nel condannare queste azioni, qualunque radicalizzazione e la crescita del Suprematismo bianco, che deve essere combattuto da tutte le forze civili e politiche”, ha sottolineato Di Segni, mentre De Bernardin ha invitato la comunità internazionale a far sentire il proprio impegno contro antisemitismo e intolleranza, esprimendo la partecipazione al lutto dei 31 paesi membri dell’IHRA.
Una riflessione su Pittsburgh si trova anche nell’appuntamento con il Double Life di Daniela Fubini, che attraverso la sua personale esperienza di vita negli Stati Uniti e in Israele ricorda il problema della diffusione incontrollata delle armi e le sue conseguenze.
A ricordare il quotidiano elenco di azioni aberranti che sembra ormai parte della realtà dei nostri giorni, è stata la senatrice a vita Liliana Segre, che la scorsa settimana ha presentato un disegno di legge per istituire nel Parlamento italiana una Commissione di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo. Un tema su cui è importante tenere viva l’attenzione, ancora di più data la progressiva scomparsa di coloro che poco più di settant’anni fa furono testimoni delle conseguenze cui l’odio può portare. Tra loro Lello Di Segni, ultimo sopravvissuto tra coloro che tornarono vivi dai campi di sterminio dopo essere stati arrestati a Roma il 16 ottobre 1943, che è mancato venerdì all’età di 91 anni. Negli scorsi giorni si è poi inaugurata al Quirinale la mostra “1938: l’umanità negata – Dalle leggi razziali italiane ad Auschwitz” alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: il testo che la approfondisce, pubblicato in lingua spagnola, è stato tradotto da Arianna Mercuriali, una delle studentesse della Scuola Traduttori e interpreti di Trieste che sta svolgendo il proprio tirocinio nella redazione giornalistica UCEI.
Al tema del ruolo del paese nelle persecuzioni degli ebrei durante quegli anni è dedicata anche la rubrica Italics, che riprende una recensione pubblicata dall’Economist sul libro “I carnefici italiani”, in cui si smonta il mito degli “italiani brava gente”, ricostruendo azioni, complicità e connivenze. Infine, nella sezione Bechol Lashon, questa settimana in lingua francese, un pensiero del rabbino Pierpaolo Punturello sul leader del popolo ebraico per eccellenza, Mosè. “È davvero difficile accettare l’idea che la nostra guida, il nostro maestro Moshe non sia entrato in Israele per aver battuto una roccia con un bastone. Eppure in quel gesto c’è tutto il suo errore: rabbia, risentimento, occasione persa di educazione pubblica, mancata santificazione del nome di Dio.
Ci sono gesti anche piccoli che segnano per sempre il nostro essere anche inconsapevolmente. Ed è in quei piccoli gesti quotidiani che si trova la differenza di ciò che siamo” (la traduzione è firmata da Beatrice Bandini.

rt

(29 ottobre 2018)