Gli Stati Generali UCEI a Roma
Informazione, leva strategica
Un contributo di idee prezioso
Dieci di anni di impegno su carta stampata e informazione elettronica. Nove praticantati giornalistici portati a termine e convalidati dall’Ordine professionale dei giornalisti. Una rassegna stampa con centinaia di schede messe a disposizione del lettore di primo mattino, tre notiziari quotidiani inviati nell’arco dell’intera giornata, il giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, il giornale di cronache comunitarie Italia Ebraica e il giornale dei i bambini DafDaf in distribuzione ogni mese. Decine di migliaia di articoli pubblicati in un anno, oltre a una presenza professionale nell’arena dei social network e un lavoro di assistenza alla Presidenza UCEI come ufficio stampa.
Il lavoro della redazione giornalistica UCEI è stato al centro di uno degli approfondimenti della fase conclusiva dei lavori degli Stati generali dell’ebraismo italiano, con un’attenzione particolare che dai partecipanti è stata rivolta alle scelte strategiche operate finora dall’ente.
Introdotto dalla Presidente dell’Unione Noemi Di Segni e dal direttore della Comunicazione e della redazione giornalistica Guido Vitale, lo spazio di confronto ha visto una pluralità di interventi e riflessioni. Un bilancio su questi intensi dieci anni, ma anche nuove proposte e idee per il futuro.
Intervenendo fra i primi fra i numerosissimi iscritti a parlare, Anselmo Calò, già vicepresidente dell’Unione, ha sottolineato che è fondamentale che le testate prodotte dall’UCEI preservino la loro caratteristica di apertura a tutti i lettori e contributi. Pluralismo essenziale anche per lo scrittore Aldo Zargani, che del giornale dell’ebraismo italiano è un collaboratore. Il Consigliere dell’Unione Yoram Orvieto ha invece auspicato una significativa concentrazione delle uscite, preferibilmente con cadenza settimanale. Mentre il vicepresidente Giorgio Mortara ha espresso il desiderio che sia ancora più assiduo l’aggiornamento sugli eventi comunitari. Per l’assessore Livia Ottolenghi esiste il rischio che determinati argomenti, se non filtrati, possano accrescere la conflittualità interna. Un garante dei lettori a tutela del pluralismo: questa la proposta del Consigliere Guido Osimo. Mentre l’assessore Gianni Ascarelli ha lamentato la carenza di un taglio innovativo ai contenuti proposti.
Grandi apprezzamenti sono invece arrivati dal presidente della Comunità ebraica di Torino e del Museo dell’ebraismo italiano che sta sorgendo a Ferrara (MEIS) Dario Disegni, che ha ricordato l’alto tasso di citazione dei contenuti prodotti dalla redazione sui principali organi di informazione nazionale. Sulla stessa lunghezza d’onda la professoressa Elèna Mortara, da cui è comunque giunto l’invito a una più capillare diffusione delle testate web tra gli ebrei italiani. Testate autorevoli in dialogo con la società: una sfida che, secondo il presidente della Comunità ebraica di Gonova Ariel Dello Strologo, mette a segno un bilancio positivo. Dal vicepresidente UCEI Giulio Disegni un elogio per il lavoro svolto, ma anche la proposta della costituzione di un gruppo allargato da affiancare alla direzione editoriale (direzione politica) attualmente in capo alla Presidenza UCEI. Un invito alla riflessione elaborata, mai dimenticando che la prospettiva in cui ci si mette in gioco è nel lungo termine, è poi arrivato dal rabbino capo di Genova rav Giuseppe Momigliano.
Tobia Zevi, collaboratore di lungo corso, ha parlato dei prodotti giornalistici UCEI come di una scelta strategica irrinunciabile. Mentre secondo Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica romana, si rende necessaria l’istituzione di una catena di responsabilità e di controllo politico a monte. Il Consigliere dell’Unione Davide Jona Falco ha confermato l’importanza e la centralità del confronto tra opinioni diverse e l’apprezzamento per il lavoro svolto, senza rinunciare alla critica di determinate scelte professionali della redazione. Dal suo canto la Consigliera Joyce Bigio ha invece invocato maggiore attenzione per la realtà dell’ebraismo riformato e progressista. Un richiamo alle Linee guida varate nel 2008 dall’ente è arrivato dalla Consigliera Sabrina Coen. Mentre il Consigliere della Comunità ebraica veneziana Paolo Navarro Dina ha sostenuto che il solo parlare di comitati di controllo sia un fatto inquietante.
Nel corso dell’incontro, Piero Di Nepi collaboratore del giornale comunitario romano Shalom, e Daniele Misrachi, Consigliere con delega alla Comunicazione interna della Comunità ebraica milanese, hanno esposto alcuni principi e scelte che ispirano il lavoro delle testate comunitarie.
Vitale ha ribadito i cardini di questa esperienza professionale, che ha portato l’Unione ad assumere la dimensione e le responsabilità di un’attività editoriale. “Le testate giornalistiche dell’ebraismo italiano – ha detto – sono iniziative editoriali dell’Unione, quindi della collettività degli ebrei italiani, e non hanno mai avuto l’ambizione di svolgere il ruolo dei bollettini e degli organi ufficiali di enti e fazioni. Al contrario si tratta di iniziative che hanno la finalità di far sentire tutti gli ebrei italiani e tutti gli amici degli ebrei italiani a casa e di incrementare l’influenza delle istituzioni dell’ebraismo italiano nella società in cui viviamo. Per questo il ruolo professionale dei giornalisti e le responsabilità professionali della direzione tecnica devono restare ben distinti e ben saldi rispetto al ruolo e alle responsabilità della direzione politica”.
“Il successo di queste iniziative – ha ribadito il direttore – non si misura nei numeri, pur ragguardevoli, raggiunti – si misura nel credito professionale e nel tasso di propagazione che il lavoro dei giornalisti è in grado di generare nella società e nell’orizzonte complessivo del sistema dell’informazione. Per salvaguardare e incrementare questo risultato è essenziale che sia preservata la credibilità professionale, il grado di indipendenza responsabile conquistato e anche l’identità e la periodicità delle testate. Giornali destinati a raggiungere il lettore con tutti i mezzi disponibili, ma che hanno il loro nodo centrale nella capacità di concepire carta stampata in grado di reggere il confronto nel mondo dell’informazione”.
A conclusione dei lavori la Presidente dell’Unione ha ringraziato tutti i partecipanti per l’altissimo grado di partecipazione di una mattinata intensa, ricchissima di spunti e costruttiva e ha assicurato che le istanze raccolte saranno rielaborate nelle prossime occasioni di confronto e di decisione.
(4 novembre 2018)