Stati Uniti divisi: Camera ai Dem Senato in mano ai Repubblicani
Nelle elezioni di midterm, i democratici hanno conquistato il controllo della Camera mentre i repubblicani hanno guadagnato dei seggi in Senato, assicurando la propria maggioranza. “Potrebbe sembrare un pareggio, ma dal punto di vista politico è una sconfitta per Donald Trump”, scrive il Corriere, che spiega che “il segnale è chiaro, perché tutto il Paese, circa 50-55 milioni di elettori, un numero record per il midterm, è stato chiamato alle urne per rinnovare tutti i 435 seggi della Camera, mentre al Senato erano in gioco solo 35 seggi, un terzo sul totale di 100”. “La principale conseguenza di questo risultato riguarda l’agenda legislativa del presidente Trump, e quello che resta da mantenere delle sue promesse elettorali. – spiega Il Post – Nel sistema politico statunitense, perché una legge venga approvata deve essere votata nella stessa forma da Camera e Senato, salvo casi eccezionali: questo vuol dire che per i prossimi due anni Trump sarà costretto a convincere almeno alcuni dei suoi avversari per far approvare qualsiasi legge, e i Democratici non sembrano disposti a fare grandi concessioni. Inoltre, la Camera ha il potere di aprire indagini parlamentari, ottenere atti e documenti interni del governo e chiamare a testimoniare funzionari dell’amministrazione, cosa che può distrarre e infastidire molto la Casa Bianca”.
L’Austria di Kurz. In un’intervista alla giornalista del Times Janice Turner e pubblicata oggi da La Stampa, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz fa il quadro di un anno di governo. “Sui migranti l’Europa ora ci ascolta. La colpa della crisi è di chi non chiudeva i confini. Giusto allearsi con l’estrema destra”, la sintesi delle sue parole. Kurz, spiega Turner, rivendica di aver vinto con il supporto della comunità ebraica che tradizionalmente vota a sinistra, quand’era ministro degli Esteri. “Gli ebrei sanno che il montante antisemitismo in Europa proviene dagli estremisti islamici”. “I 32 anni di Kurz simboleggiano la figura di un leader di una generazione adeguatamente istruita sul ruolo dell’Austria nell’Olocausto. Come Trump, Kurz è saldamente pro-Israele. – sottolinea la giornalista – In un discorso a Gerusalemme, ha affermato: ‘Ci furono persone in Austria che non fecero nulla contro il nazionalsocialismo, altre che supportarono quegli orrori’”.
“Innovazione, facciamo come Israele”. Di ritorno dal Summit sull’innovazione 2018, tenutosi a Tel Aviv, il presidente di Geox, Mario Moretti Polegato racconta le sue impressioni positive del paese al Corriere e di come l’Italia debba prendere esempio da Israele. “Israele ha dimostrato che con la tecnologia si può cambiare la realtà. – afferma Moretti Polegato – Un esempio? Senza terra e senza acqua riesce a vendere prodotti agricoli all’Europa. E ora anche la Cina punta a una cooperazione con Israele in vari campi, compreso quello agricolo, un settore fondamentale, ha auspicato il vicepremier cinese stringendo la mano a Netanyahu. II domani sarà dominato dalla ricerca e da chi è all’avanguardia tecnologica, un messaggio per tutti, Italia compresa”.
Segnalibro, Memoria degli ebrei fiorenti. Corriere fiorentino e Nazione presentano il volume La Chiesa fiorentina e il soccorso agli ebrei a cura di Francesca Cavarocchi e Elena Mazzini e promosso dall’Istituto storico toscano della Resistenza. “II libro – scrive il Corriere – è stato presentato ieri all’istituto dal direttore Matteo Mazzoni, da Elena Mazzini e dalla storica Marta Baiardi, assieme ad Umberto Di Gioacchino e Guidobaldo Passigli, bambini che furono messi in salvo grazie all’alleanza tra la Chiesa cattolica e le organizzazioni ebraiche e che sono diventati testimoni della tragedia della Shoah”.
A Teatro, l’Italia razzista. Razza di italiani – Memorie di ebrei nell’Italia fascista, è lo spettacolo di e con Giorgio Scaramuzzino, prodotto dal Teatro Nazionale di Genova, in scena da stasera alle 20.30 alla Sala Mercato in piazza Modena 3, fino al 18 novembre. “Volevo raccontare la responsabilità italiana, e toccare il tema della Shoah. – racconta Scaramuzzino a Repubblica Genova – Si tende a pensare che le leggi razziali siano state un modo per seguire e adeguarsi a Hitler. E invece, l’Italia è stata molto autonoma sul razzismo: ha anticipato l’alleato nazista”. Della responsabilità italiana ha parlato anche la senatrice a vita e sopravvissuta alla Shoah Liliana Segre, intervenuta a Bologna per un incontro con gli studenti sul tema “Storia e memoria della Shoah”. Segre, riportano sui dorsi cittadini Corriere e Repubblica, ha parlato anche della proposta di legge, di cui è prima firmataria, per l’istituzione di una commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, Segre sta alla finestra: “Vediamo se l’odio vincerà ancora. Ho sofferto in prima persona l’odio e porto con me un’esperienza che altri, beati loro, non hanno. A portare questo messaggio anche tra i banchi del Parlamento ci ho provato, vediamo se sarà ascoltato”.
Un friulano alla Israel Cycling Academy. “Davide Cimolai ha trovato squadra: il 29enne friulano, lasciato libero dalla Groupama-Fdj, approda infatti alla Israel Cycling Academy, il primo team professionistico israeliano di alto livello, quest’anno visto anche al Giro d’Italia che scattava proprio da Gerusalemme”, racconta oggi la Gazzetta dello Sport.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked