Premio Rita-Levi Montalcini
“Con Israele un rapporto forte”
“Tra Italia e Israele c’è un rapporto privilegiato, che mette al centro la collaborazione scientifica. È un concetto sul quale spesso mi soffermo: i ponti che si creano tra società sul piano della ricerca son quelli che durano per sempre” sottolinea Manlio Di Stefano, sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. “Sono stato recentemente in visita in Israele, dopo che per due anni ci ho lavorato come visiting professor alla Ben Gurion University. Ancora una volta ho potuto toccare con mano le potenzialità di un’università di altissimo profilo. Il tutto in una logica innovativa da cui abbiamo molto da imparare” incalza Lorenzo Fioramonti, viceministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Occasione di questi interventi è stata la cerimonia di consegna del Premio Rita Levi-Montalcini per la cooperazione scientifica tra Italia e Israele, giunto alla terza edizione e andato quest’anno al professor Ovadia Lev dell’Università Ebraica di Gerusalemme per un progetto sviluppato assieme all’Università di Milano nel quadro dell’Accordo di Cooperazione Industriale, Scientifica e Tecnologica stipulato tra i due paesi nel 2000. Un’occasione, alla presenza tra gli altri dell’ambasciatore israeliano Ofer Sachs, della viceambasciatrice Ofra Farhi e del responsabile degli affari pubblici Ariel Bercovich, per fare il punto sulle numerose iniziative comuni sviluppate in questo ambito. Come dimostra ad esempio il Festival della Scienza da poco conclusosi a Genova, che ha avuto Israele come ospite d’onore.
“La collaborazione scientifica è un cavallo di battaglia di questo governo. In quest’ottica il rapporto con Israele, di cui siamo nono partner commerciale, è molto importante” ha detto Fioramonti. Caratteristica apprezzata da Fioramonti del sistema universitario israeliano “è il suo dinamismo, con Premi Nobel che lasciano le porte aperte delle loro stanze”. In Israele, secondo il viceministro, “la cultura dell’innovazione diventa cultura dell’apertura”.
Presente tra il pubblico Piera Levi-Montalcini, nipote della scienziata.
(9 novembre 2018)