1938, la simulazione nelle classi
È il 2018 ma, per un paio d’ore, è stato un po’ come il 1938. Esperienza didattica inedita e stimolante per i duemila studenti dell’Istituto Gino Luzzatto e del Liceo XXV Aprile di Portogruaro, che hanno potuto sperimentare con mano gli effetti delle Leggi razziste promulgate del fascismo 80 anni fa.
Stamane infatti in tutte le classi è stata letta una finta circolare applicativa ispirata ai decreti del 1938. Le targhe con il nome di Luzzatto, che subì in prima persona le Leggi antiebraiche, e con l’intestazione XXV Aprile, festa naturalmente non gradita da un regime di ispirazione fascista, sono state inoltre coperte. Molte le reazioni di stupore e di sconcerto tra i ragazzi.
Organizzata all’insaputa di tutto il corpo studentesco, l’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Migranti Venezia Orientale (nella figura in particolare di Roberto Soncin) e ha permesso di avviare una riflessione nelle classi sui concetti di giustizia e responsabilità che è durata l’intera mattinata. “Un’iniziativa riuscita dal punto di vista della forza e del coinvolgimento emotivo” osserva la professoressa Cristina Cappellozza. Condivide la collega Franca Paludetto: “Una giornata che ha lasciato il segno e da cui i nostri ragazzi avranno senz’altro tratto importanti spunti di riflessione”.
Successivamente 450 studenti provenienti da entrambi gli istituti hanno incontrato al Teatro Russolo del Comune veneto la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni per un confronto di ampio respiro sul tema della Memoria. Un argomento sul quale la Presidente UCEI interverrà nuovamente nel pomeriggio insieme ad esponenti delle associazioni culturali, sociali e del lavoro e con gli insegnanti nella Sala Consiliare del Municipio.
L’intervento sarà preceduto da una relazione di Rosa Imelde Pellegrini sulle “pietre d’inciampo” del Portogruarese.
(12 novembre 2018)