Oltre 400 razzi contro Israele, Hamas riaccende lo scontro
Le sirene antimissile sono tornate a suonare in tutto il sud di Israele all’alba, dopo il nuovo lancio di razzi sparati dalla Striscia di Gaza. Oltre 400 i missili lanciati dai movimenti terroristici di Hamas e della Jihad Islamica. Nella città costiera di Ashkelon, bersaglio intensivo del fuoco palestinese, una persona – un palestinese di Hebron di quarant’anni – è stata uccisa dopo che il condominio in cui abitava è stato colpito intorno alla mezzanotte. Altre otto persone sono rimaste ferite, tra cui due donne, che versano in condizioni gravi. Grave anche il soldato israeliano di 19 anni ferito da un missile anticarro che ha colpito un autobus vicino al confine con Gaza. Il governo di sicurezza israeliano si è riunito in queste ore per decidere il da farsi e il rischio è che l’escalation di violenza porti a una nuova guerra. “La crisi – scrive La Stampa – arriva proprio quando la mediazione dell’Egitto e del Qatar, che ha inviato 15 milioni di dollari cash per pagare i funzionari statali, sembrava sul punto di concretizzare una tregua duratura”.
Israele e il progetto di unire il Medio Oriente. Israele vuole costruire una ferrovia che colleghi le sue coste ai Paesi arabi del Golfo, lanciando un’idea che ha radici nel passato della regione, racconta oggi La Stampa. “Yisrael Katz, responsabile dei Trasporti (e anche dell’Intelligence), è stato in Oman dal 6 all’8 novembre per partecipare a un summit sulla viabilità regionale. A Muscat ha presentato un progetto annunciato oltre un anno fa, in favore del quale il bilancio nazionale israeliano del 2019 ha già stanziato oltre 4 miliardi di dollari. Si chiama «I binari della pace regionale», il suo obiettivo è creare un’arteria commerciale che dal porto di Haifa attraverso Israele, i Territori palestinesi – includerebbe una stazione a Jenin -, la Giordania entrerebbe in territorio saudita”.
Stan Lee (1922-2018). “Nato a New York il 28 dicembre 1922, il papà dei Vendicatori (Avengers) e di Iron Man si chiamava all’anagrafe Stanley Martin Lieber e veniva da una famiglia di ebrei romeni immigrati. Sin da ragazzo aveva cominciato a scrivere brevi testi perla Timely Comics dell’editore Martin Goodman, suo zio acquisito, e a soli 17 anni ne era diventato il più giovane sceneggiatore”, così il Corriere ritrae il celebre creatore di tanti fumetti Marvel Stan Lee, scomparso all’età di 95 anni.
Torino, gli studenti e il ’38. In memoria degli 80 anni dalle Leggi razziste del 1938, il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e l’Ufficio Scolastico regionale, ha lanciato un progetto di studio legato al destino degli alunni ebrei piemontesi sotto le leggi razziste. L’iniziativa, racconta il Corriere Torino, ha già coinvolto 13.000 studenti piemontesi, oltre 6.000 a Torino e cintura, in 30 scuole dalle elementari alle superiori. Uno dei progetti, quello della classe terza della scuola media Don Milani di Druento, sarà tra i protagonisti della mostra “Ricordi Futuri 4.0”, curata da Ermanno Tedeschi, che verrà inaugurata domani al Memoriale della Shoah di Milano.
Cultura ebraica e Israele sul grande schermo. Dal 17 al 22 novembre torna il Pitigliani Kolno’a Festival diretto da Ariela Piattelli e Lirit Mash, giunto alla XIII edizione, dislocato tra Casa del Cinema, cinema Farnese, Centro Ebraico il Pitigliani e dedicato ai 70 anni dalla fondazione dello Stato di Israele. “A catalizzare l’attenzione – scrive il Messaggero Roma – sarà il regista Avi Nesher, che il pubblico potrà incontrare domenica e che ha promesso di esserci nonostante il lutto che lo ha appena colpito, la perdita di un figlio in un incidente stradale”.
Segnalibro, Memoria e responsabilità. “Nel marzo 2017 si inaugura ad Auschwitz una mostra sulla ‘Topf e figli’, l’azienda che produsse e perfezionò i forni crematori e i sistemi di ventilazione per le camere a gas usati nel campo. Un solo membro della famiglia Topf è presente, Hartmut, ormai ottantatreenne. Da oltre trent’anni contribuisce a mettere in luce le responsabilità dell’azienda della sua famiglia nello sterminio di milioni di esseri umani”. Una storia raccontata oggi dalla storica Anna Foa sulle pagine di Avvenire, parlando in particolare del libro Gli architetti di Auschwitz. La vera storia della famiglia che progettò l’orrore dei campi di concentramento nazisti (Newton Compton) di Karen Bartlet.
Segnalibro, gli ebrei nei paesi islamici. Esce domani in libreria il saggio dello storico francese Georges Bensoussan Gli ebrei del mondo arabo (Giuntina), a cui Paolo Mieli dedica oggi un’ampia recensione sul Corriere. “Generalmente, scrive Bensoussan, ‘ci dicono che le società ebraiche d’Oriente sarebbero declinate con il conflitto arabo-israeliano e che l’antigiudaismo arabo sarebbe una ricaduta del conflitto palestinese’. Ma ‘questa tesi è smentita da moltissimi testimoni occidentali riguardo agli anni 1890-1940, siano essi amministratori coloniali, militari, medici, giornalisti o viaggiatori’”.
Segnalibro, diario di una fuga. Il Mattino di Napoli pubblica oggi uno stralcio dell’introduzione al volume Nove mesi sui monti Aurunci nelle mani dei tedeschi di Tommaso Sinigallia (Edizioni Scientifiche Italiane), che raccontò in un diario il suo destino e quello dei famigliari, in fuga dalla persecuzione nazifascista.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked